Per sua stessa natura, la favola, porta in dote un contenuto morale e didascalico che la differenzia, a livello narrativo, da altre forme di intrattenimento letterario, nelle quali il contenuto didattico appare spesso celato o addirittura occulto.
Testo piuttosto datato, Fiabe da un minuto rappresenta un mirabile esempio di come sia possibile declinare il mondo della fiaba classica alla primissima infanzia, andando a semplificare la narrazione originale e ad integrarla con un versante iconografico in linea con le esigenze emotive di bambini piuttosto piccoli.
Fiaba classica a tutti gli effetti (seppur in veste moderna), Chi vuole essere mio amico? è un breve racconto che conduce il bambino alla scoperta dell’origine, palesemente mitologica, di un fenomeno ormai acquisito come dato di fatto, fin dalla primissima infanzia.
Grazie alla superba narrazione di Roberto Piumini e alle illustrazioni di Nicoletta Costa, l’arcinota fiaba classica Il lupo e i sette capretti acquista, in questa edizione, un nuovo valore e un senso del tutto unico.
Fiaba popolare francese, La Gallinella Rossa ricalca i classici schemi narrativi legati alla contrapposizione tra il vizio e la virtù, mostrando la fallacia del primo termine e la vacuità di tutti coloro che cedono alle lusinghe della vanità.
Opera più unica che rara, Fiabe per occhi e bocca rappresenta un mirabile esempio di lavoro svolto sulla fiaba classica al fine di renderla fruibile a più livelli e di trasporla su un piano assolutamente ludico e giocoso.
Fin dall’alba dei tempi, le favole della buonanotte rappresentano un valido artificio serale, in grado di porre i più piccoli al riparo dai rischi di un’iperattività protratta oltre il termine delle ore diurne e i loro genitori dalla ricerca di un palliativo in grado di traghettare i bambini tra le braccia di Morfeo in modo indolore.
Avete presente quel piccolo capolavoro che è La grande fabbrica delle parole? Bene, provate a immaginare se il duo composto da autrice e illustratrice ardisse di cimentarsi con una rilettura unica de Il Piccolo Principe.
Sabato scorso, spinta dalla curiosità e dal proselitismo della critica di settore, ho finalmente acquistato Cappuccetto Rosso di Bethan Woolvin, opera che mira esplicitamente alla rilettura della fiaba classica in chiave neo-femminista.
Nonostante il fiorire di stupende storie illustrate per bambini e di narrazioni in grado di adattarsi ai tempi correnti, le favole classiche continuano a rivestire un ruolo di primissimo piano all’interno del ridente mondo della letteratura di infanzia.