Crepapanza di Giusi Quarenghi, i bambini e l’esagerazione

Crepanza

Last Updated on 17 Aprile 2019 by Maestra Sara

Scritto da Giusi Quarenghi, Crepapanza è una divertente avventura che porta i bambini a misurarsi con quel concetto di esagerazione che caratterizza, quasi per definizione, l’incedere della prima infanzia.

Specchio fedele di ogni bambino in preda all’edonismo più sfrenato, il gigante Crepapanza si prende allegramente gioco della naturale tendenza dei più piccoli ad esagerare in tutto e a non comprendere come la salvezza si trovi nel limite e non nella sfrenata ricerca di piacere.

Esattamente come un bambino che, dopo aver assaggiato una merendina o scoperto un nuovo gioco, non riesce più a controllare i propri impulsi, Crepapanza teme la possibile privazione di piacere, derivante da un ipotetico salto del pranzo, fino al punto di trovarsi ad ingurgitare qualunque cosa gli capiti a tiro, per allontanare lo spettro del digiuno e del deperimento.

Strutturato secondo uno schema che ricorda molto da vicino quello della favola classica, il libro di Giusi Quarenghi, edito da Topipittori, rappresenta dunque un valido supporto narrativo per portare il bambino a diretto contatto con le potenziali conseguenze delle sue esagerazioni, lungo una sorta di escalation che mostra come il “troppo” e il “nulla” vengano spesso a coincidere.

crepapanza libro

Fruire della stessa cosa, o della stessa tipologia di piacere in eccesso, significa infatti perdere il senso e perdere il gusto del piacere stesso, ormai trasformato in routine o in abitudine e dunque incapace di produrre reali stimoli sensoriali e mentali.

Se anche voi rientrate nel novero di quei genitori che non sanno più come fronteggiare richieste assolutamente monotematiche dei vostri bambini e che assistono impotenti al dipanarsi di uno schema che procede dall’esagerazione al disgusto, Crepapanza fa decisamente al caso vostro; non perché il libro possa agire davvero sulla sfera intima dei vostri bimbi, ma perché, quantomeno, li farà ridere delle loro esagerazioni.

Premesso che, ovviamente, non esiste opera letteraria al mondo in grado di arrestare la naturale tendenza dei bambini all’eccesso (e se esistesse, sarebbe il più grande best seller di sempre), Crepapanza riesce comunque a strappare un sorriso agli esageratissimi bambini e a porsi come piccolo monito di fronte al loro incedere senza tregua in direzione dello stesso obiettivo.

 

Crepapanza, storia di un gigante davvero esagerato

Crepapanza narra le gesta dell’omonimo gigante, talmente esagerato nella sua passione verso il cibo da non riuscire a smettere di mangiare; in tutta la sua vita non aveva mai saltato un solo pasto, finendo spesso con il sottrarre persino il cibo agli altri.

Ritenendo che il suo sfrenato bisogno di mangiare coincida con un suo diritto, Crepapanza si rifiuta di dare ascolto a tutti coloro (medici compresi) che lo invitano alla morigeratezza e a salvaguardare la propria salute, non astenendosi mai dalle sue consuete e smodate abbuffate quotidiane.

Dato che la sola idea di dover digiunare, anche per un brevissimo lasso di tempo, terrorizza il gigante molto di più di quanto non possa fare il pensiero opposto, Crepapanza continua a mangiare senza sosta e senza freni tutto quello che ricade sotto le sue fauci, senza curarsi troppo dell’indomani e delle possibili conseguenze del suo agire.

Accade così che Crepapanza si trasformi in un gigante esagerato con delle esigenze altrettanto esagerate, fino al punto di doversi creare uno spazio vitale in grado di contenerlo, dato che le comuni dimensioni di case, strade e piazze, oramai gli vanno letteralmente strette.

libro crepapanza

Dopo essere addirittura arrivato a sbattere contro la luna, procurandosi un bernoccolo, Crepapanza continua a crescere fino a vivere perennemente con la testa tra le nuvole (metaforicamente e letteralmente).

Un bel giorno, il gigante si accorge di quanto le sue dimensioni risultino limitanti, dato che non esiste mare tanto grande da consentirgli di farsi una nuotata, montagna abbastanza alta da poter essere scalata e via dicendo.

Impenitente e inverecondo anche di fronte alla dura evidenza, Crepapanza prosegue a mangiare tutto ciò che trova, finendo per ingoiare un alveare di api, nonostante si fosse reso conto in anticipo della pericolosità della sua idea e della suscettibilità degli insetti.

Finalmente, il gigante cade vittima della sua stessa voracità e tenta di annegare e soffocare le api nella sua pancia, mangiandosi la Terra, il cielo, lo spazio e le nuvole.

La storia si conclude con Crepapanza che ha ormai ingurgitato tutto, fino a lasciare una sorta di vuoto cosmico che, in base ad un contrappasso, ingoia il gigante facendolo scomparire nel nulla.

 

Crepapanza e la moderazione

Talmente esagerato da risultare simpaticamente grottesco, Crepapanza è un’opera davvero originale, che si prende gioco di alcune tendenze emotive comuni a tutta l’infanzia, mettendole in risalto attraverso un’ardita metafora.

Elogio della moderazione e della cura di sé in tutte le sue forme e manifestazioni, il libro basa la sua architettura su una necessità di tipo quasi impulsivo, di modo che il gigante non possieda un filtro razionale tra la sua volontà e l’esecuzione dei suoi desideri.

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Lo stesso sistema di pensiero impulsivo (nota bene, non compulsivo) si trova spesso alla base dell’azione infantile, in attesa che la razionalità faccia capolino dai meandri dello sviluppo cognitivo e provveda ad avvertire il bimbo delle conseguenze del suo agire.

Destinato a far ridere a crepapelle (per non dire a Crepapanza) tutti i bambini del mondo, il libro è davvero l’ideale per creare un simpatico specchio letterario, nel quale il bambino vedrà riflessa la sua insaziabile fame di merendine e il potenziale vuoto cosmico che grava sulle spalle di chi ha ormai avuto tutto e non trova più stimoli.

 

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