Last Updated on 1 Luglio 2022 by Maestra Sara
Nel tentativo di dare nuova vita e di divulgare tradizioni fiabesche da tutto il mondo, ho recentemente raccolto e tradotto numerose fiabe classiche, appartenenti alle più disparate tradizioni narrative.
Nel mio libro “Fiabe dal Mondo”, ho cercato di realizzare una sorta di giro del mondo in quattordici fiabe che possa portare il lettore (piccolo o grande che sia) a scoprire le meraviglie di paesi lontani, terre esotiche e lande incantate.
Partendo dall’India, culla di una delle tradizioni fiabesche più antiche, ho cercato di istituire una sorta di “filo rosso della fiaba”, che accompagni il lettore alla scoperta di tradizioni narrative poco note o, addirittura, del tutto inedite.
La raccolta comprende fiabe provenienti dall’Islanda, dalla Norvegia, dall’Africa e dal Brasile e da molti altri paesi; tutte differenti in merito ai riferimenti geografici presenti e agli stili narrativi adottati, ma tutte accomunate dalla ricerca di valori genuini e di una morale comune, che porti il lettore a sognare ad occhi aperti, mentre si confronta con tradizioni antichissime.
Ti propongo di seguito un breve passo di una fiaba popolare ucraina (ne ho inserita anche una russa) per darti un assaggio di quello che troverai nel libro…
Buona lettura!
“C’erano una volta quattro fratelli; tre di loro rimasero a casa, mentre il quarto partì in cerca di un lavoro.
Il fratello più giovane, dopo molto peregrinare, giunse in una landa piuttosto strana, dove prestò servizio per un agricoltore in cambio di tre monete d’oro ogni anno.
Per tre lunghi anni servì il suo padrone fedelmente, di modo che, al termine del suo periodo lavorativo, potè abbandonare quella strana landa con nove monete d’oro in tasca.
La prima cosa che fece, una volta terminato il suo accordo con l’agricoltore, fu quella di dirigersi verso una sorgente e di gettare nelle fresche acque tre delle nove monete d’oro che aveva racimolato con il suo duro lavoro nei campi.
“Ora vedrò”, si disse: “Se sono stato onesto, le tre monete d’oro torneranno da me nuotando, altrimenti le avrò perdute per sempre.”
Si sdraiò a fianco della sorgente e in breve tempo cadde addormentato.
Quanto abbia dormito, nessuno lo sa, ma, non appena si svegliò, si diresse velocemente alla sorgente in cerca delle monete che aveva lanciato.
Grossa fu la sua delusione nel vedere che, in prossimità della fonte, non c’era nessuna moneta.
Preso dallo sconforto, lanciò altre tre monete all’interno della sorgente e tornò a coricarsi poco distante.
Quando si svegliò, guardò nuovamente in direzione della fonte, ma, anche questa volta, non c’era alcuna traccia della monete che aveva gettato poc’anzi.
Con fare malinconico, lanciò anche le ultime tre monete rimaste e tornò a dormire per ingannare l’attesa.
Per la terza volta si svegliò, guardò verso la fonte e vide che, questa volta, nove monete d’oro galleggiavano nelle fresche acque della sorgente.
Ora che, finalmente, aveva il cuore leggero, raccolse le sue monete, le asciugò, le rimise in tasca e si mise in cammino.
Mentre si trovava in viaggio, incontrò tre individui che trasportavano un carretto carico.
Chiese loro quale fosse il contenuto del carico e i tre risposero che si trattava di incenso.
Dopo una breve trattativa, decise di acquistare l’incenso e diede ai viandanti tre delle sue nove monete d’oro.
Una volta concluso l’acquisto, accese un fuoco, bruciò l’incenso e lo offrì a Dio come dono sacrificale, recitando una preghiera mentre il falò aromatico divampava.
Non appena ebbe terminato di recitare l’orazione, un angelo si manifestò davanti a lui e gli disse: “Che meraviglioso profumo emana il tuo incenso sacrificale. Cosa desideri in cambio della tua offerta? Vuoi forse un regno o immense ricchezze? Oppure desideri conquistare il cuore di una fanciulla pura? Parla, poiché Dio ti darà tutto ciò che desideri.”
Quando l’uomo ebbe ascoltato l’angelo, rispose: “Aspetta un momento. Vedi quelle persone che stanno arando, laggiù? Andrò da loro a chiedere.”
Gli uomini che stavano arando erano i suoi stessi fratelli, ma l’uomo non lo sapeva, dal momento che erano passati anni dall’ultima volta che li aveva visti e che non era riuscito a riconoscerli.
Quindi, andò da loro e disse a suo fratello maggiore: “Chiedo scusa, cosa dovrei chiedere a Dio? Un regno tutto per me? Infinite ricchezze o il cuore puro di una fanciulla da sposare? Dimmi quale secondo te è la cosa più importante che un uomo possa desiderare…..”
Puoi trovare questa e numerose altre fiabe nel mio libro “Fiabe del Mondo”