I nodi del piccolo marinaio di Miriam Lettore, edizioni Il Frangente

Last Updated on 4 Aprile 2022 by Maestra Sara

Il nostro ruolo privilegiato nel regno dell’evoluzione è sostanzialmente il frutto di due caratteristiche che hanno permesso alla nostra specie di superare limiti altrimenti incolmabili: la facoltà di linguaggio e il pollice opponibile.

Se, per quanto riguarda la facoltà di parola, tendiamo a fruire di questo servizio darwiniano in modo fin troppo esteso, il nostro amato pollice opponibile viene spesso relegato ad una sorta di accessorio o appendice della nostra esistenza.

Rispetto ad una trentina di anni fa (no, non è un sermone sui “bei tempi andati”, anche se lo può sembrare) tendiamo a svolgere sempre meno attività manuali e per contro, quelle a cui ci dedichiamo con tanto fervore sui nostri smartphone possiedono i contorni di una sorta di inconsapevole ripetizione cinetica, stile catena di montaggio.

L’uso delle mani per fare, creare, disfare e formare pare spesso relegato ad un’attività del passato, in un’epoca che predilige la fruizione di input luminosi alla dimensione più genuina della manualità.

Se noi adulti possiamo tuttavia agevolmente farcene una ragione, la perdita di centralità delle attività manuali in età pediatrica porta in dote una sorta di disorientamento esistenziale, vista la stretta correlazione che intercorre tra la percezione oculo-visiva e la motricità fine, legata alla capacità di eseguire semplici operazioni attraverso le dita.

Giusto per risvegliare i nostri bambini dal loro torpore, l’editore Il Frangente ha appena dato alle stampe un libro davvero originale, che si propone di educare i più piccoli all’uso consapevole dei loro teneri pollici opponibili, abbinando alla perfezione teoria e pratica.

Scritto da Miriam Lettori, I nodi del piccolo marinaio, è infatti una piccola enciclopedia dedicata ai nodi che abbina alla perfezione un’interessantissima sezione teorico-aneddotica ad una serie di esercizi rivolti alla realizzazione pratica di una serie di nodi pressoché sterminata.

Rivolto ad un pubblico di lettori di età compresa tra i sette e gli undici anni (ma ci possono agevolmente cimentare anche gli adulti), I nodi del piccolo marinaio prende spunto da un’esperienza avuta dall’autrice con un gruppo di alunni della scuola primaria, incentrata su un laboratorio, nel corso del quale i piccoli si sono cimentati con la realizzazione di nodi di svariate tipologie.

Il testo, piuttosto lungo e ben strutturato, si snoda attraverso differenti sezioni che mirano, come premesso, dapprima a far comprendere al lettore l’importanza storica e simbolica del nodo, per poi traghettarlo all’interno di un mondo spiccatamente marinaresco in cui i nodi cessano di essere entità astratte per trasformarsi in elementi salvifici rispetto alle insidie del mare stesso.

Filo conduttore dell’opera è infatti al crucialità che il nodo riveste nella navigazione; i nodi sono, in questo contesto, l’essenza stessa dell’amore verso il mare e della necessaria riverenza che l’elemento acquifero dovrebbe incutere in tutti coloro che si approcciano ad esso.

Solo grazie ai nodi è possibile compiere una navigazione in sicurezza, quasi a riprova di quanto la nostra manualità sia al tempo stesso un caso unico nel mondo naturale e un elemento ad esso strettamente contiguo.

I nodi del piccolo marinaio, dalla teoria alla pratica

 

Come premesso a più riprese, l’ottimo libro di Miriam Lettori si apre con una sorta di retrospettiva storica sul nodo, sulla sua funzione, sulla mitologia ad esso collegata e sulle tecniche di realizzazione.

In questa sezione si possono trovare interessanti nozioni e curiosità relative, ad esempio, alla genesi del celeberrimo nodo gordiano, al nodo di Salomone o ad antiche credenze che volevano le scope di saggina alla stregua di un ottimo deterrente per le streghe, proprio in virtù dei nodi che si generavano in esse.

Dopo un’analisi delle differenti tipologie di corde e tessuti impiegate per dare vita a tutto ciò che può essere annodato, I nodi del piccolo marinaio entra nel vivo della questione che più sta a cuore all’editore e all’autrice, riferendo l’universo dei nodi al versante marittimo.

In questa sezione il lettore viene condotto, passo dopo passo, alla scoperta di un vocabolario, interamente nuovo per i neofiti, dedicato a tutte le tipologie di corde e nodi che si impiegano a bordo di una barca e di tutte le loro specifiche funzioni.

Non poteva logicamente mancare un ampio riferimento al nodo inteso non come intreccio di corde, ma come unità di misura della velocità delle imbarcazioni.

Rotti gli indugi, suscita curiosità ed istruito il lettore su tutto quanto concerne i nodi, l’opera passa dunque a tradurre in pratica il complesso teorico fin qui esposto, proponendo una galleria di esercizi collocati in ordine di difficoltà sempre crescente.

Sempre accompagnati da esaustive spiegazioni, i nodi che vengono proposti al lettore si collocano ben oltre la soglia della mera esercitazione e stimolano il lettore a creare realmente qualcosa di nuovo, facendo affidamento sull’ausilio delle mani e di una semplice corda.

 

Davvero ottimo, in quanto ad idea e realizzazione, I nodi del piccolo marinaio è una lettura che esula da qualunque tipologia di catalogazione e che può prestarsi ai più disparati impieghi, trascinando adulti e bambini in una sorta di sfida, al termine della quale, l’importanza dei nostri pollici opponibili risulterà evidente.

Edizioni Il Frangente