Last Updated on 4 Febbraio 2020 by Maestra Sara
Opera pluripremiata della scrittrice e illustratrice iraniana Hoda Haddadi, Il bosco delle meraviglie e la scoperta dell’amicizia è un testo poetico e intenso, dove l’armonizzazione tra il paesaggio esterno e il mondo interiore delle due protagoniste gioca un ruolo di rilievo.
La dicotomia tra l’esterno di un bosco fatato e la nascita di una splendida amicizia tra due bambine, rappresenta infatti la componente principale di un albo che riesce a dipingere i sentimenti dei bambini in modo estremamente vivido e intenso.
La trama piuttosto semplice, consente infatti all’autrice di Theran di poter ricamare ampiamente sulla dimensione emotiva del suo racconto, andando a porre l’accento su tutti quei dettagli naturalistici che risultano, solo apparentemente, avulsi dal contesto.
La descrizione del paesaggio, con tutte le sue meraviglie, appare inizialmente come una sorta di sfondo alla vicenda narrata, salvo poi acquisire sempre maggior importanza, fino a diventare essa stessa la vicenda narrata.
Il fatto che l’autrice insista tanto nel voler rappresentare e descrivere quello che accade nel bosco delle meraviglie non è cioè una semplice esibizione di stile, ma una descrizione funzionale a far comprendere come le due bambine vedano il mondo, nel momento stesso in cui la loro amicizia sboccia e trasforma tutto quanto si trova intorno a loro.
Quello che Hoda Haddadi vuole far capire ai piccoli lettori è che il mondo dei nostri sentimenti non è qualcosa che rimane chiuso in sé stesso, ma il modo stesso in cui vediamo quanto ci circonda.
Quando siamo di cattivo umore, le strade si fanno più grigie, i palazzi più ammuffiti, l’erba più sbiadita e tutto ci sembra incredibilmente spento, quasi morto.
Al contrario, le emozioni positive ci fanno guardare il mondo con occhi diversi e ci consentono di cogliere dei dettagli che sarebbero altrimenti rimasti invisibili ai nostri cinque sensi.
Portato ad un livello molto intenso e poetico, il concetto espresso da Il bosco delle meraviglie e la scoperta dell’amicizia è esattamente questo: il mondo non è che un riflesso della nostra singolarità.
Due bambine che si conoscono e capiscono come la loro amicizia riempirà di senso le rispettive vite, sono due bambine che provano una sorta di estasi sensoriale verso tutto quello che le circonda e che riescono finalmente a cogliere la magia di un bosco, altrimenti privo di attrattive.
Grazie alla felicità e alla spensieratezza delle bimbe, lo scenario diventa vivo, brulicante di magia e di sensazioni che le due protagoniste porteranno sempre con sé, come ricordo di un momento speciale.
Il bosco delle meraviglie, storia di un’amiciza
Come premesso, Il bosco delle meraviglie è essenzialmente la storia di un’intensa amicizia tra due bambine che trascorrono una giornata a contatto con la natura.
Il libro si apre con il racconto dell’incontro tra le due bambine, avvenuto nel corso di una mattinata in cui tutto profumava di pioggia e di erba.
Le due bimbe iniziano lentamente a cercare di scoprire se vi siano delle affinità tra loro, guardandosi negli occhi, mentre passano tre lucciole poco distante.
Quando le due protagoniste della storia iniziano a passeggiare nel bosco, notano alcune termiti che masticano il legno e il suono, generalmente non particolarmente piacevole, appare loro alla stregua di una soave melodia.
Persino l’immagine di tre sanguisughe e di una termite gigante, intente a contendersi un contendersi un granello, appare ora estremamente interessante, così come la visione di alcuni nidi di zanzare che rasentano grossi alberi.
Passando dalla dimensione contemplativa a quella attiva, le due bambine iniziano ora ad abbracciare l’albero più grande di tutto il bosco, a pescare in un fosso pieno di pioggia e, nel contempo, a fingersi marinai, come se quella minuscola pozza di acqua piovana fosse l’oceano intero.
Durante il pomeriggio le bambine decidono di osservare le varie specie di uccelli e vedono due di loro che si innamorano tra i rami degli alberi.
Prima che il sole tramonti, le due bambine si incamminano per seguirne la discesa e, quando la notte sta finalmente calando, le bambine incidono le parole “Due amiche” sul tronco dell’albero più grande del bosco.
Davvero intenso e toccante, Il bosco delle meraviglie è rappresentato con uno stile grafico che ricorda molto da vicino quello di Beatrice Alemagna (per la monografia, clicca qui) e che abbandona del tutto la pretesa del realismo, in favore di scelte narrative volte a mettere in risalto la componente emotiva dell’albo.
Molto stilizzate, colorate e talvolta quasi “deformi”, le figure seguono l’andamento sentimentale della storia, evitando che Il bosco delle meraviglie si trasformi in un mero resoconto della giornata trascorsa tra gli alberi.
Vivamente consigliato a bambini dai quattro anni in su, Il bosco delle meraviglie è un ottimo libro per bambini sull’amicizia e, sicuramente uno dei più originali ed intensi che siano mai stati scritti.