Il cantiere da toccare, alla scoperta della casa con i bambini!

Il cantiere da toccare

Last Updated on 13 Aprile 2018 by Maestra Sara

Quando ho passato in rassegna quelli che secondo la mia esperienza sono i migliori libri tattili per bambini, ho freneticamente aggiunto una piccola parentesi tonda in cui tessevo le lodi della collana “Il mondo da toccare” (edita da Franco Cosimo Panini), ripromettendomi di approfondire le singole opere una ad una: eccomi dunque di ritorno sui miei passi con Il cantiere da toccare in mano e con una simpatica schiera di muratori, architetti, ruspe e geometri a farmi compagnia.

Data la quantità esigua di spazio e la pagina bianca che languiva al momento di stendere la mia prima lista sui libri tattili per bambini, non mi è stato umanamente possibile entrare nei meandri di una collana editoriale che, al pari di pochissime altre, riesce ad abbinare divertimento e insegnamento, corredando il tutto con una realizzazione materiale a prova di mina antiuomo (e quindi di bambino piccolo).

Pur risultando composta da differenti autori e illustratori, la collana il mondo da Toccare riesce a mantenere intatto una sorta di spirito generale che rende le differenti opere pienamente assimilabili e mai deludenti.

Il cantiere da toccare book

Se mi è più volte capitato, cioè, di acquistare un libro per bambini davvero ben fatto e di correre in libreria ad acquistarne uno simile dello stesso editore, arrivando a casa delusa e scocciata, con Il Mondo da toccare si va sempre a colpo sicuro e difficilmente coloro che hanno apprezzato, ad esempio, Il bosco da toccare troveranno deludente il cantiere da toccare o La savana da toccare.

Avendo finalmente potuto espandere una parentesi che mi stava a cuore, abbandono subito le ali dell’entusiasmo e mi addentro nei brevi meandri di un’opera molto riuscita che mi ha aiutato a dare simpatiche risposte ai miei figli, alle prese con la classica ossessione infantile per la casa, croce e delizia della transizione emotiva del bimbo verso la confidenza con il mondo esterno.

Perché leggere ai bambini Il cantiere da toccare?

Fatta eccezione per i luoghi comuni incentrati sui pensionati, perennemente alle prese con la solitaria osservazione dei cantieri e con la malinconia derivante dal vedere trasformati i luoghi della loro giovinezza, la categoria che risulta, per sua stessa natura,  più attratta da scavi, case e lavori è naturalmente quella dei bambini.

Trovando i piccoli in età prescolare nella loro casa una sorta di porto franco e di rifugio sicuro, quasi tutti i bambini iniziano presto a domandarsi come è stata costruita la loro dimora, di quali parti si compone e se è abbastanza sicura per poter resistere alle eventuali pressioni del mondo esterno, spesso assimilate dai più piccoli ad altre pressioni di natura metaforica ed emotiva.

Il cantiere da toccare libro per bambini

“Chiudiamo il lupo fuori dalla nostra casa”, “I vampiri possono entrare in casa?” (domanda ricorrente di mio figlio più piccolo, risposta: no, solo se vengono invitati!), “Mamma corriamo a casa” sono solo alcune delle frasi che ogni genitore si sente ripetere infinite volte al giorno nel corso di quella particolare fase della vita in cui il mondo emotivo del piccolo viene a coincidere con la struttura fisica della casa e le proverbiali quattro mura vanno via via assumendo lo stesso ruolo protettivo che svolgevano la culla e le braccia della mamma durante i primi mesi di vita.

Non a caso, al pari di mamma e papà, la casa è uno dei soggetti raffigurati dai bambini alle prese con i primi disegni e (sempre non a caso) proprio in questa fascia anagrafica i piccoli cominciano a venire attratti dalle costruzioni e dai mattoncini.

Il cantiere da toccare è un’azzeccatissima opera che permette ai piccoli lettori (consiglierei dai due anni e mezzo in su) di scoprire come case ed edifici vengono generati e di toccare con mano quelle componenti intime che formano l’unicuum finale percepito dal piccolo.

 

Il cantiere da toccare: come è strutturato questo libro per bambini?

Corredato da inserti tattili di primissima qualità (la malta risulta davvero appiccicosa, anche alla milionesima lettura), Il Cantiere da toccare offre un’ampia panoramica sulla genesi di case ed edifici, sui mezzi speciali che vengono impiegati per dare vita a muri e finestre e su tutte le figure professionali che si trovano coinvolte nel processo di progettazione e realizzazione delle strutture.

Il cantiere da toccare, il libro

Partendo dal generale per giungere al particolare e al caso specifico, il cantiere da toccare inizia definendo in modo semplice i concetti di demolizione, riparazione e costruzione e mostra al piccolo lettore come la sua adorata casa possa essere frutto di una creazione ex nihilo, di una sapiente ristrutturazione, oppure di una riedificazione, successiva alla demolizione di una precedente casa.

Successivamente, il cantiere da toccare si snoda attraverso lunghe tavole, sempre accompagnate da esaustive didascalie, che mostrano le differenze morfologiche e funzionali tra le varie macchine che vengono impiegate in cantiere, andando a distinguere una ruspa da una schiacciasassi o da un bulldozer (prima della lettura, confesso, che facevo fatica anche io a distinguerle in modo corretto).

Il cantiere da toccare libroDopo una breve sezione dedicata ad architetti, geometri e muratori, Il cantiere da toccare giunge al cuore della questione, rivelando gli interni della casa e mostrando al bimbo come vengono realizzate le strutture che si trovano immediatamente in prossimità con la sua dimensione visiva e tattile (muri, finestre, soffitti, tetti).

Personalmente, pur non essendo sicuramente un’esperta o un’appassionata in materia di architettura ed edilizia, ho amato Il cantiere da toccare perché è davvero riuscito nell’intento di fornire spiegazioni esaustive ed appassionanti ai miei figli, spingendoli al contempo verso una dimensione più pratica, costellata da costruzioni, casette da costruire e mezzi speciali da regalare.

 

Il cantiere da toccare: un’opera che stimolerà i vostri bimbi

Senza ritornare sull’importanza dei libri tattili per bambini (una contro-parentesi sarebbe troppo anche per me), il cantiere da toccare è davvero un’opera ben fatta, stimolante sia dal punto di vista tattile che a livello conoscitivo, in virtù della capacità di illustrare concetti che risulteranno facilmente propedeutici ad ulteriori nozioni ed attività.

Molto curato e pressoché indistruttibile, Il Cantiere da toccare è dedicato a coloro che vogliono approfondire i segreti legati a quella piccola dimensione domestica che, agli occhi del bimbo, non è altro che l’espressione materiale della sua interiorità e della sua ricerca di protezione di fronte alle potenziali insidie del mondo.

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