Il grande mondo degli animali piccoli. Editoriale scienza

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Last Updated on 19 Settembre 2019 by Maestra Sara

Se i bambini molto piccoli sono, quasi in virtù di un paradosso linguistico, attratti da tutto ciò che è molto grande, la crescita comporta generalmente uno spostamento di interesse che porta in dote meraviglia verso i microcosmi.

Mentre un bimbo di tre o quattro anni, cioè, prova una sorta di estasi di fronte ad un elefante e fatica ad accorgersi dell’esistenza di una formica, un bambino di sette o otto anni può agevolmente trascorrere tempo ad osservare con interesse il variopinto mondo degli insetti o delle lumache.

Provate a spiegare ad un bambino della scuola materna che una mosca è molto più forte di un leone (avete presente “La Mosca” di David Cronenberg?), in relazione al peso, ed otterrete in dono una serie di risatine; ritentate l’esperimento con un ragazzino ormai cresciuto e susciterete in lui una curiosità e un’ansia di sapere senza paragoni.

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Questo accade non soltanto perché i bambini, crescendo, sviluppano curiosità e competenze cognitive non paragonabili a quelle dei bimbi molto piccoli, ma perché lo sviluppo cognitivo porta in dote la capacità di saper guardare davvero ciò che ci circonda.

La crescita comporta, cioè,  una traslazione dell’orizzonte sensoriale che consente al bambino di scorgere i dettagli del mondo, di perdersi nelle sue sfumature e di comprendere, dunque, quanto il ciclo vitale di un’ape sia molto simile, seppur così diverso, da quello di un animale molto più grande.

Il grande mondo degli animali piccoli, edito da Editoriale Scienza (per link al libro, clicca qui), è una sorta di simpatica enciclopedia per bambini, che mira proprio a svelare ai giovani lettori le infinite meraviglie del microcomso e a mostrare loro alcune sfaccettature della vita, nascoste tra le pieghe dell’infinitamente piccolo.

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Il grande mondo degli animali costruisce la sua architettura intorno ad un percorso narrativo chiaro e coerente che accompagna il bambino, passo dopo passo, alla scoperta di tutte quelle creature che si trovano accomunate proprio dal fatto di possedere dimensioni ridottissime.

Il libro, realizzato da Nathalie Jordjman, crea un lungo filo che trova gli animali rappresentati idealmente congiunti dal fatto di essere piccoli, ma, al contempo separati, dalle loro specifiche peculiarità e dall’ambiente in cui si trovano confinati.

Oltre al mondo degli insetti, Il grande mondo degli animali piccoli passa infatti in rassegna invertebrati, anfibi,  aracnidi e tutto quanto può apparire banale e scontato solo agli occhi di coloro che non sanno osservare ciò che sta accadendo intorno a loro.

 

Il grande mondo degli animali piccoli, alla scoperta dei microcosmi!

Il grande mondo degli animali piccoli inizia a chiarire da subito scopi e contenuti dell’opera, definendo gli animali piccoli in tre grandi gruppi (molluschi, anellidi e antropodi) e a fornire una rapida galleria di esempi visivi, utile a chiarire un concetto non così chiaro o comune.

La sezione iniziale, dal palese carattere introduttivo, prosegue poi con il chiarire le modalità di riproduzione delle sopraccitate macro-categorie; le loro specifiche fasi di crescita; il modo in cui sopravvivono all’inverno (acerrimo nemico dell’infinitamente piccolo) e ad illustrare, infine, la loro presenza nella nostra quotidianità.

Una volta chiarito in modo elegante ed esaustivo il concetto-chiave dell’opera, Il grande mondo degli animali piccoli passa poi a dividere le creaturine in relazione al loro habitat, andando così a tracciare un quadro completo della biodiversità che definisce il pianeta Terra in base alla vita che lo popola.

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Partendo dall’aria, il libro illustra nel dettaglio abitudini alimentari, modalità di attacco (e difesa) e fasi di riproduzione di tutte quelle creature che condividono il medesimo ambiente d’elezione e che danno origine ad una sorta di lotta per la vita squisitamente “alata”.

Identica operazione viene poi ripetuta le creature di terra (molto bella e suggestiva la parte dedicata alla vita nel formicaio) e con quelle che dimorano in acqua, trasferendo l’identico ciclo biologico laddove agli altri animali della Terra viene negato il respiro.

Il grande mondo degli animali piccoli si conclude con una serie di curiosità, riferita ad animali talmente belli o particolari da richiedere una menzione speciale, in virtù di caratteristiche morfologiche o attitudinali talmente inusuali da riuscire a stupire il lettore al primo sguardo (ovviamente, non poteva mancare la superba Sfinge testa di morto, resa celebre da “Il Silenzio degli Innocenti”).

 

sfinge testa di mortoDavvero esaustivo e curato in ogni dettaglio, Il grande mondo degli animali piccoli trova uno dei suoi molteplici punti di forza nella capacità di ordinare secondo un filo logico ben preciso una serie di nozioni talmente sterminata da risultare quasi infinita.

La pluralità di animali e abitudini presente nel libro lascerebbe tranquillamente a bocca aperta un adulto senza che, tuttavia, vi sia un solo momento in cui il lettore abbia l’impressione di perdersi o di non aver compreso quanto l’autrice va ad esporre, proprio grazie ad una struttura narrativa che incastona sapientemente informazioni, nozioni e curiosità in un tutt’uno armonico e coerente.

Esplicitamente rivolto ad un pubblico di lettori collocato al di sopra degli otto anni, Il grande mondo degli animali piccoli potrebbe essere un valido supporto a quello sviluppo cognitivo che sposta l’attenzione del bambino da ciò che è evidente a ciò che non lo è e che insegna al piccolo a guardare davvero il mondo che lo circonda.

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