Il leone e l’uccellino, una splendida fiaba sull’amore incondizionato

Il leone e l’uccellino

Last Updated on 4 Aprile 2022 by Maestra Sara

Fiaba dai toni dolci e malinconici che ricordano da vicino quelli de La Balena della tempesta, Il leone e l’uccellino è una soave metafora del prendersi cura in modo disinteressato di coloro che amiamo e quindi, in un senso traslato, dell’essenza stessa della genitorialità.

Libro scritto per insegnare l’accudimento, l’empatia e il valore dell’amicizia ai giovani lettori, Il leone e l’uccellino colpisce infatti il cuore dei genitori, intenti a leggere la storia illustrata ai loro piccoli e a comprendere quanto il leone della vicenda si trovi a rappresentare il necessario e benevolo destino di tutte le madri e i padri del mondo.

Prima di addentrarci nel senso intimo della metafora genitoriale, mi preme tuttavia cercare di rientrare sui binari e chiarire, fin da ora, perché Il leone e l’uccellino è un’opera unica nel suo genere, quasi Wildiana, e perché si discosta dal classico impianto delle storie sull’amicizia per bambini.

Il leone e l’uccellino libroPur trattando a tutti gli effetti la storia di un’improbabile amicizia tra un leone gentile e un uccellino ferito, l’opera realizzata da Marianne Dubuc lancia infatti uno sguardo oltre il nobilissimo sentimento, mostrandone un’implicazione ancora più nobile, rappresentata dall’amore incondizionato e dal non considerare le persone a noi care come un nostro possesso esclusivo.

Quando il bambino inizia ad ampliare il suo sguardo verso il mondo, dalla dimensione iniziale rappresentata dall’accudimento domestico, per dare vita a nuove relazioni amicali, tende infatti a proiettare sugli amichetti gli identici schemi mentali che avevano animato i suoi primi anni di vita.

Oltre al discorso legato all’iniziale esclusività dei rapporti di amicizia (vedi la mia recensione di Sulla Collina), ogni bambino reputa, in cuor suo, che le relazioni si basino su una sorta di dare e ricevere; il che culmina rapidamente in direzione dell’idea fissa che il “mio amico” sia “mio” e che per tanto debba in qualche modo rendermi felice, anche quando non lo desidera.

“Paolo non è più mio amico perché oggi non ha voluto giocare con me”, “Francesca è cattiva perché non vuole venire a casa mia dopo la scuola” sono tutte frasi abusatissime che denotano come il bambino cerchi di proiettare sull’altro i propri desideri.

Nessun bambino al mondo impiega espressioni come “se te la senti” perché il sentimento altrui è spesso irrilevante di fronte al fluire di una coscienza che vuole tutto per sé e che lega il valore di un rapporto ai benefici che quel medesimo rapporto può generare.

Il leone e l’uccellino porta in sé i germi di un’idea che agli occhi bambini piccoli appare abissale (e spesso anche a quelli degli adulti), invitandoli a “dare” secondo coscienza e a godere della compagnia altrui, senza costruire gabbie dorate nelle quali rinchiudere i nostri amati.

Simile al concetto buddista di non attaccamento, Il leone e l’uccellino è una leggera parabola sulla capacità di prendersi cura di coloro che ne hanno bisogno senza il bisogno di calcolare mentalmente gli interessi che potrebbero conseguire dalle nostre buone azioni.

Il leone e l’uccellino, storia di un’amicizia inaspettata

Un bel giorno, leone sta lavorando al suo orto, quando sente un rumore e si accorge che un uccellino è caduto poco vicino al suo appezzamento di terra.

Il leone e l’uccellino libro per bambini

Senza porsi troppe domande, leone comprende subito che deve interrompere la sua attività e prendersi cura del volatile ferito, dato che, lasciandolo lì potrebbe esporlo a rischi mortali.

Il leone e l’uccellino

Dopo aver provveduto a fasciare l’ala ferita dell’uccellino, il leone si accorge che lo stormo del quale il suo nuovo amico faceva parte è ormai migrato in cerca di luoghi caldi per l’inverno (il riferimento al Principe Felice è chiaro) e che il malcapitato uccellino è rimasto solo.

libro Il leone e l’uccellino

Per impedire che il piccolo uccello muoia di freddo, il leone decide allora di portarlo in casa al calduccio e si prende cura di lui per tutto l’inverno, instaurando con lui un autentico rapporto di amicizia che dura per tutto il periodo in cui fuori nevica e uscire di casa pare impossibile.

book Il leone e l’uccellino

Quando arriva la primavera e l’uccellino è guarito, il leone capisce subito che per il suo amico è giunta l’ora di andare, di librarsi in cielo e di esprimere appieno la sua vera natura, lontano dalle mura domestiche che lo avevano coccolato e dallo stesso leone.

La storia si conclude con il leone che riprende a coltivare il suo orto nella speranza che l’inverno prossimo l’uccellino tornerà a trovarlo per passare i mesi freddi insieme a lui.

Il leone e l’uccellino bambini

 

Il leone e l’uccellino, l’amore oltre l’attaccamento

Apparentemente strappalacrime (e se la leggete nel giorno sbagliato, lo è davvero), Il leone e l’uccellino è uno splendido testo che accorpa in poche pagine una quantità di insegnamenti morali spesso ignota a tomi di filosofia talmente alti da reggere il peso di una parete portante.

Pienamente in grado di mostrare ai bambini la differenza tra amicizia e possesso, tra amore e interesse, Il leone e l’uccellino è, come premesso, una delle chiavi d’accesso privilegiate per spiegare ai giovani lettori l’autentica natura dei rapporti umani, una natura che è spesso (in un crudele gioco di parole) contronatura.

La volontà di disporre dei nostri cari a nostri piacimento rappresenta infatti una tendenza insita in ogni essere umano, adulto o bambino, e la capacità di sottomettere la nostra volontà nei confronti del prossimo ad una sorta di “bene superiore” è il culmine di un duro e doloroso percorso.

In quest’ottica, Il leone e l’uccellino impiega la metafora del regno animale per spiegare al bambino che l’uccellino è nato per volare e che può essere felice solo nel suo ambiente naturale, a prescindere dalla riconoscenza che proverà per il leone e da tutto il bellissimo tempo trascorso insieme.

Sempre in quest’ottica, Il leone e l’uccellino spiega ad ogni genitore che, in fondo, tutti noi non siamo altro che leoni, felici di accudire i nostri bambini quando non riescono ancora a volare, per poi gioire nel vederli librarsi liberi in cielo, persino quando avremmo voluto trattenerli con noi ancora un po’.

Per saperne di più…