Last Updated on 10 Maggio 2019 by Maestra Sara
Parte dell’infinita (e meravigliosa) collana dedicata alle avventure e ai problemi esistenziali dell’iconico Lupo, Il lupo che cercava l’amore è una simpaticcissima commedia illustrata che spiega ai bambini il valore dell’amore e, parallelamente, l’inutilità della sua ricerca forzata.
L’amore, così come l’amicizia, si trova collocato nel novero di quelle cose “che accadono” senza una precisa ragione, in modo del tutto indipendente dalla nostra volontà e dai nostri (generalmente infruttuosi) tentativi di volerlo veder sbocciare laddove non vi è terreno fertile.
Metafora e caricatura di tutti coloro che desiderano trasformare loro stessi e il loro modo di vedere il mondo, con l’intento di trovare la proverbiale compagna (o compagno) di vita, Lupo è l’emblema dell’innamorato non corrisposto che non riesce a capire come l’amore risulti una conseguenza dell’attrazione tra due persone e non un’idea astratta da concretizzare a tutti i costi.
Come spesso accade, la lunga ricerca dell’anima gemella prende il via dall’invidia verso la felicità altrui e da una vaga sensazione di incompletezza; entrambi elementi che convincono il lupo protagonista della storia di dover necessariamente mettersi in cerca di una compagna, in grado di lenire la sua frustrazione e di completare il suo metaforico tassello mancante.
Dato che al mondo non esistono compagne astratte, né tantomeno donne (lupe, in questo caso) da conquistare seguendo alla lettera una serie di cliché, Lupo si imbatterà presto in una cocente delusione, salvo poi trovare l’oggetto delle sue ricerche proprio quando smette di cercarlo e torna ad essere sé stesso.
Per quanto i bambini piccoli non conoscano davvero il valore del processo di innamoramento e non si sentano “incompleti” in assenza di una dolce metà, Il lupo che cercava l’amore riesce comunque a fare ampiamente breccia nel cuore (è proprio il caso di dirlo) dei giovanissimi lettori, per via di una struttura narrativa esilarante e della sua capacità di introdurre tematiche “alte” in modo allegro e divertente.
Seppur avulsi dal contesto amoroso, i bambini possono trarre fecondi insegnamenti dalla lettura di Il lupo che cercava l’amore, perché il testo traccia una parabola comune a tutto il genere umano e porta il piccolo a riflettere sul valore della sua identità.
L’amore non è infatti, nel libro della premiata coppia Thullier-Lallemand, che il pretesto per spingere il bambino ad amare sé stesso, a non snaturarsi in funzione dell’approvazione altrui e a comprendere che i rapporti affettivi sono un corollario della nostra identità e che, solo quando siamo davvero noi stessi possiamo piacere agli altri.
Il lupo che cercava l’amore, storia di una ricerca senza esito
C’era una volta un lupo nero, molto carino e gentile (è importante sottolinearlo) che soffre a causa della mancanza di una compagna, soprattutto durante la primavera, quando la foresta si riempie di innamorati e tenerezza, lasciandolo ai margini del tripudio affettivo.
Stufo di essere sentimentalmente solo, Lupo, un bel mattino, decide di trovare l’amore della sua vita, solo che non ha la più pallida idea di come fare.
Credendo che esistano al mondo “esperti in amore”, il lupo si rivolge al saggio gufo, che gli consiglia di “buttarsi a capofitto” senza perdere troppo tempo a riflettere sulla sua situazione.
Fraintendendo e prendendo alla lettera il consiglio, Lupo si getta per terra svariate volte, procurandosi numerose contusioni e, logicamente, non trovando il tanto agognato amore della sua vita.
Senza perdersi d’animo, Lupo chiede allora aiuto ai suoi amici, i quali gli consigliano, rispettivamente, di: diventare elegante e seducente; di attirare l’attenzione; di imparare a scegliere parole dolci e suadenti; di raccogliere fiori da donare alla sua ipotetica spasimante.
Dopo aver dato retta alle più svariate campane ed essersi agghindato con occhiali da sole, stivali da cowboy, mazzi di fiori ed essersi armato di retorica poetica, Lupo ha un ultimo dubbio e chiede ai suoi amici come fare a capire qual è il vero amore della sua vita.
Gli amici di lupo gli spiegano, allora, che l’amore si manifesterà quando incontrerà una lupa che gli farà sentire le gambe molli, il cervello in pappa e il cuore che batte all’impazzata.
Uscito di casa e determinato a trovare l’amore, Lupo si imbatte in una bella lupa, trova il coraggio di “buttarsi a capofitto” (il termine “provarci” sarebbe stato più esatto, ma fuorviante), ma lei lo respinge senza esitazioni.
Ormai avvilito e disperato, Lupo si siede in mezzo al sentiero, si toglie stivali, occhiali a armamentario vario, mentre una lupa che faceva jogging lo investe casualmente.
Inutile dire che tra i due scocca la fatidica scintilla e che, proprio quando la ricerca sembrava conclusa in modo infruttuoso, Lupo trova l’amore.
Il lupo che cercava l’amore, una brillante commedia per bambini
Ricco di gags e di situazioni esilaranti, Il lupo che cercava l’amore è davvero un ottimo testo per tutti quei bambini che desiderano ridere a crepapelle per le bizzarre avventure del loro amato personaggio e, al contempo, a riflettere sulla sua natura in modo lieve e leggero.
Fulcro centrale di buona parte dei libri dedicati alla lunga saga di Lupo, il tema dell’identità è qui trasposto sul sentiero amoroso e diventa cruciale nel momento in cui il bambino comprende che essere se stesso è sempre e comunque la migliore soluzione, a prescindere dalla specifica problematica di riferimento.
Come ne Il lupo che voleva cambiare colore (per la recensione, clicca qui), l’accettazione della propria identità porta in dote un universo semantico quasi incantato, in cui ogni cosa agognata si manifesta ai nostri occhi e scaturisce quasi come se fosse la naturale conseguenza del nostro rinnovato interesse per noi stessi.