Joli comme un coeur- Modigliani spiegato ai più piccoli

Last Updated on 4 Aprile 2022 by Maestra Sara

C’era una volta Parigi (fondamentalmente c’è ancora, ma non è quello il punto) e c’erano una volta i cafè e i bistrot dove chiunque avesse delle opere d’arte da proporre poteva incontrare altri artisti, poeti e scrittori per condividere il proprio messaggio salvifico e dare vita ad un fecondo scambio culturale.

Molto prima di Instagram, dei balletti su Tik Tok e dei pin appesi alle pareti di Pinterest, l’arte era sostanzialmente prodotta e incanalata secondo logiche, ormai dimenticate, che prevedevano l’incontro e il confronto continuo tra le personalità di spicco del panorama europeo con l’intento di trasformare il mondo a partire dalla sua estetica.

Ai tempi della “Belle époque” fare arte rappresentava una sorta di tramite ideale tra la propria singolarità e l’apertura verso l’esterno, dato che le migliori opere sono state prodotte a partire da una forte introspezione, ma, al tempo stesso, sono germogliate all’interno di un ambiente culturale estremamente ricco e fecondo.

Se Modigliani è riuscito in poco tempo a passare dagli infantili disegni realizzati sui muri della sua casa natale alle principali mostre della Ville Lumiere, lo deve proprio alla sua infinita fantasia e alla possibilità di relazionarsi con altri grandi artisti.

In fondo che cos’è l’arte se non il fluire della nostra coscienza in relazione al mondo esterno?

Produrre arte dal chiuso di una stanza dalla quale non usciamo mai è un’impresa piuttosto ardua (seppur non impossibile), così come lo è cercare di generare qualcosa di realmente valido mentre ci troviamo perennemente immersi nel mondo esterno, nelle sue chiacchiere e nelle sue problematiche, vere o apparenti che siano.

Il meraviglioso libro per bambini Joli comme un coeur, edito da Maria Pacini Fazzi-Fondazione Ragghianti racconta la storia di Amedeo Modigliani portando il piccolo lettore a riflettere proprio sul concetto stesso di arte in relazione al vissuto, stabilendo un percorso narrativo che pone l’accento sulle grandi opere prodotte dal pittore-scultore livornese in relazione alla sua stessa vita.

La perfetta associazione tra la vita e l’arte di Modigliani non è qui funzionale alla semplice contestualizzazione dell’opera dell’artista, ma proprio  a far comprendere come, per generare forme, sentimenti e colori sia necessario vivere e relazionarsi con gli altri.

Scritto da Federica Chezzi e Angela Partenza, con le illustrazioni di Francesco Puvignano, Amedeo Modigliani-Joli come un coeur è davvero un libro fantastico, che accompagna il bambino nella scoperta della vita avventurosa dell’artista, mostrandogli come arte e spinta artistica risultino alla stregua di due facce di un’unica medaglia e come le occasioni umane siano il vero movente che si cela dietro la nascita di un capolavoro.

Ben scritto e avvincente, il libro risulta avventuroso non solo perché narra una storia umana già di per sé interessante, ma perché alterna con sapienza i momenti del vissuto dell’artista con i suoi ricordi e con la sua esperienza artistica.

 

Amedeo Modigliani-Joli come un coeur: storia di un artista fuori dagli schemi

 

Le avventure di Joli come un coeur prendono il via dalla gare de Lyon, a Parigi, nel 1906, quando il giovane artista Amedeo Modigliani lascia la casa natale, in quel di Livorno, e giunge nella capitale transalpina con una valigia riempita solo di libri, qualche stampa dei suoi pittori preferito e un abito marrone.

Il testo si concede qui una sorta di rapido “flashback” rivelando il significato dell’espressione che dà il titolo al libro e narrando le gesta domestiche di un giovane Modigliani alle prese con muri imbrattati, con molte nozioni relative alla letteratura, con l’apprendimento precoce del Francese e con la volontà di creare qualcosa di straordinario.

Siccome la stanzetta presa in affitto da Modigliani a Parigi è fredda e umida, l’artista in erba passa molto del suo tempo al café Le Lapin Agile, dove inizia ad entrare in contatto con il fervido ambiente artistico e letterario della Parigi di inizio secolo (logicamente, il ventesimo).

Tra mostre, dipinti, incontri fuori dagli schemi e intuizioni geniali partorite di fronte ad una scultura africana, Amedeo riesce rapidamente a trovare lo stile che lo renderà unico e a dar vita ad opere che lentamente iniziano a farsi conoscere nel giro dell’arte parigina.

Molto scorrevole e avvincente, Joli comme un coeur termina con una sezione “interattiva” che spinge il bambino ad emulare lo stile del pittore e a dar vita ad un autoritratto “a là Modigliani”, portando il piccolo al cuore stesso di quella medesima creazione artistica che lo ha appassionato durante la lettura.

 

Ideale da leggere a bambini di età superiore ai sette anni, Joli comme un coeur è davvero un ottimo libro per introdurre i giovani lettori al mondo dell’arte e della creatività.

Mai noioso e molto colorato, il testo rappresenta, soprattutto in quest’era digitale, un valido invito alla riscoperta di valori autentici e di quella singolarità che può davvero affiorare solo in mezzo agli altri.