Last Updated on 11 Dicembre 2019 by Maestra Sara
Se l’espressione “il magico potere” evoca qualcosa nella vostra mente, probabilmente avrete letto (o sentito parlare) del bestseller internazionale “Il magico potere del riordino”, opera composta dall’autrice giapponese Marie Kondo e rapidamente diventata una sorta di Bibbia per tutti coloro che temono di poter un giorno diventare degli accumulatori compulsivi.
Nel suo celebre testo (l’ho letto, confesso!) Marie Kondo spiegava come l’ordine rappresenta una condizione essenzialmente mentale, che trova la sua radice nella volontà di liberarsi del superfluo, di chiudere col passato, di trattare gli oggetti per quello che sono, senza necessariamente voler proiettare su di essi un “valore sentimentale”, spesso solo molto supposto.
Bene, Kiki & Jax non è altro che una variante per bambini de “Il magico potere del riordino”, finalizzata a trasferire la filosofia di Marie Kondo all’ambito dell’infanzia e a spiegare ai più piccoli come il riordino non risulti semplicemente funzionale ad evitare eventuali castighi, o a trovare con maggior facilità i giocattoli, ma al compimento di una vita serena, anche a livello sociale.
Proprio la mancanza di ordine nella vita (e nella casa) della scoiattolina Kiki, si pone come ostacolo alla sua amicizia con il gufetto Jax, dal momento che la piccola accumulatrice non riesce mai a trovare ciò che serve ai loro giochi in comune.
Attraverso una sapiente e forte metafora, Marie Kondo cerca qui di chiarire al bambino come le COSE (scritto in maiuscolo nel testo) possiedano un valore positivo nelle nostre vite, solo se possiamo fruirne al bisogno, mentre si trasformano in un limite, ogniqualvolta divorano il nostro spazio e non ci consentono di esprimere le nostre emozioni.
Gli oggetti sono infatti un mezzo per giocare, per dare libero sfogo alle nostre passione, per trascorrere tempo insieme agli amici e non certo un fine, altrimenti si rischia di finire schiavi degli oggetti stessi (“le cose che possiedi, alla fine ti possiedono”, direbbe Tyler Durden in Fight Club).
Davvero chiaro, ben scritto e ben illustrato da Salina Yoon, Kiki & Jax rappresenta davvero un’opera unica nel suo genere, riuscendo a riferire l’ormai celeberrima arte del riordino ad una versante squisitamente emotivo, portando il piccolo lettore a percepire il disordine come un elemento moralmente alieno dal suo vissuto e come una potenziale minaccia alla sua serenità.
Se spiegare ad un bambino i vantaggi dell’ordine, a livello razionale, risulta spesso alla stregua di un’impresa improba, mostrare al piccolo le possibili conseguenze di un prolungato “accumulo compulsivo”, aiuta il bimbo a comprendere come l’ordine rappresenti una parte essenziale del suo percorso di crescita, interiore e sociale.
Andando cioè a “colpire” il giovane lettore su una sfera legata agli affetti e all’amicizia, Marie Kondo riesce a far breccia nel cuore dei più piccoli, laddove le continue spiegazioni dei genitori e i vari “si deve” rischiano spesso di produrre un buco nell’acqua, data la scarsa capacità da parte del bambino di voler razionalizzare la sua vita in previsione di un fantomatico bene futuro.
Kiki & Jax, storia di un’amicizia disordinata
Jax è un gufetto molto ordinato, che ama mettere a posto tutto quanto si trova in suo possesso, a differenza della sua amica Kiki, piccola scoiattolina che accumula oggetti, senza mai curarsi di trovar loro un’adeguata collocazione.
Un bel giorno (poi non così bello, a dire il vero), Kiki resta senza spazio, per cui inizia a mettere pigne, ghiande e vestiti nei luoghi meno appropriati, trasformando la sua dimora in una sorta di discarica.
Accade così che quando Jax si reca in visita dall’amica per invitarla a giocare a pallone, Kiki si trovi costretti a declinare la proposta, non per mancanza di voglia, ma proprio perché nel marasma di casa sua non riesce a trovare la palla.
Il giorno seguente si ripete un’identica cena, con Jax che invita Kiki a farsi una nuotata e con la scoiattolina che, dopo aver cercato ovunque, si trova costretta a dar buca all’amico, per via dell’introvabile costume.
Triste perché non riesce più a giocare con la sua migliore amica, Jax decide di fare un regalo a Kiki per ricordarle quanto la loro amicizia sia importante e si reca in visita da lei per consegnarle il pacco dono.
Inutile dire che il disordine in casa di Kiki è ormai tanto da impedire alla piccola persino di recarsi ad aprire la porta in tempo e, così, Kiki si trova davanti all’uscio il pacco regalo, ma non il suo amico, andato via dopo una lunga attesa.
Quando Kiki apre il pacco, vi trova un album di foto che la ritrae insieme a Jax, capisce quanto la loro amicizia sia importante, si reca dal gufetto e giocano felici insieme a casa sua.
Kiki vorrebbe ricambiare l’invito, ma è consapevole dello stato d’abbandono in cui versa casa sua, così Jax si offre di aiutarla a riordinare, secondo i dettami del metodo ideato dalla stessa Marie Kondo.
Kiki & Jax si conclude con il trionfo dell’ordine e dell’armonia nella vita dei due e con un’amicizia che ha finalmente tutto lo spazio necessario per esprimersi.
Comprensivo di una sezione finale che mostra al piccolo lettore come piegare le sue magliette ad arte, Kiki & Jax è davvero una lettura originale e ben strutturata che potrà aiutare davvero i bambini a capire i vantaggi, pratici ed emotivi, di una vita in cui tutto si trova al suo posto, sempre magicamente parlando.
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