L’albero alfabeto, una favola sulla pace e sul linguaggio

L'albero Alfabeto

Last Updated on 31 Maggio 2022 by Maestra Sara

Se l’intera opera di Leo Lionni, autentico poeta per la prima infanzia, meriterebbe a pieno titolo un posto d’onore nelle scuole e nelle camerette di tutto il mondo, L’albero alfabeto rappresenta un libro spesso trascurato e considerato “minore”, rispetto ad altre produzioni dell’artista olandese.

In parte offuscato dal successo di capolavori senza tempo (come Pezzettino, Guizzino o Piccolo blu piccolo giallo), L’albero alfabeto rappresenta infatti un’opera attualissima, perfettamente in grado di cogliere le pulsioni emotive infantili e di trasferirle in un universo lirico, al pari di quanto accade in opere più note.

Inno alla pace, alla coesione e alla solidarietà, L’albero alfabeto è infatti un libro in grado di mostrare ai bambini, con semplicità, la distinzione tra tutto ciò che ha un reale valore, a livello ontologico, e ciò che invece risulta fine a stesso.

Albero Alfabeto Leo LionniImpiegando l’ardita metafora del linguaggio, L’albero alfabeto si propone infatti di offrire delucidazioni in merito a mezzi e finalità e di mostrare come l’acquisizione di determinate abilità possieda un reale valore solo se viene vincolata al conseguimento di un nobile obiettivo.

Proprio in una fase della vita in cui i bambini imparano a parlare, a muoversi “come gli adulti” e a rendersi conto delle loro infinite potenzialità cognitive, L’albero alfabeto mostra infatti come il novero di abilità acquisite non vada considerato come un fine, ma come rappresenti lo strumento privilegiato per cercare di migliorare il mondo in cui viviamo.

Tanto l’espressione orale, quanto l’abilità di pensiero e di ragionamento sono infatti funzionali alla piena espressione della dimensione emotiva ed è necessario che la crescita psico-fisica del bambino si accordi ad una nobiltà d’animo in grado di incanalare le rinnovate abilità verso un fine positivo e condiviso.

La coscienza fine a sé stessa è infatti poca cosa se non riesce a relazionarsi con il prossimo e a costruire con gli altri un ambiente migliore all’interno del quale vivere in pace e realizzarsi a pieno.

Rendendomi conto di aver gettato troppa carne al fuoco (o melanzane, se preferite,  nel caso di lettori vegetariani), passo subito ad inoltrarmi nella trama e nella struttura de L’albero alfabeto per chiarire esattamente a cosa mi riferisco e ampliare il concetto in un secondo tempo.

L’albero alfabeto, trama e struttura dell’opera

Due formichine, arrampicatesi su un albero, iniziano a discutere della natura dell’arbusto e una delle due spiega alla sua amica che la pianta in questione non è un albero normale, ma un albero Alfabeto.

Interrogata sulla natura della sua affermazione, la formichina inizia a narrare la storia dell’albero alfabeto, spiegando alla sua compagna che, un tempo, le foglie dell’albero erano popolate da lettere che vivevano una vita felice, saltellando tra i rami della pianta e lasciandosi cullare dalla brezza che faceva oscillare il tronco.

L'albero alfabeto libro

Un bel giorno, però, il vento, abitualmente mite, si fece più forte e vigoroso, facendo volare via un gruppetto di lettere e costringendo le superstiti a vivere nel terrore, di fronte alla possibilità del reiterarsi dell’evento.

Accadde così che le lettere rimaste decisero di rannicchiarsi in prossimità del tronco e di non esporsi più ai capricci del tempo, fin quando uno strano insetto, annunciatosi come “insetto delle parole”, spiegò alle lettere che non vi è ragione alcuna per vivere rintanate e che esisteva un metodo per resistere alle raffiche di vento.

Andando a comporre parole di senso compiuto, le lettere risultavano infatti più forti e difficili da spezzare, dato che la loro unione risultava evidentemente più solida.

Dopo essersi organizzate in parole di estensione variabile ed aver resistito, come predetto dall’insetto, alle raffiche di vento che tornarono a tormentare l’albero alfabeto, le lettere ricevettero la visita di un bruco rosa che suggerì loro di ampliare ulteriormente il loro orizzonte mediante la formazione di frasi di senso compiuto.

L'albero alfabeto libro per bambini

Trovatosi spiazzato dall’aver osservato la presenza di parole sconnesse tra loro, il sapiente bruco invita infatti le parole a “dire qualcosa” e ad organizzarsi in modo da tramutare una mera potenzialità in un atto dotato di senso e scopo.

L’ultimo passaggio, sempre suggerito dal bruco, consiste nel dire “qualcosa di importante” e nell’esprimere qualcosa, cioè, che non risulti semplicemente perfetto dal punto di vista sintattico e semantico, ma che sottometta il linguaggio ad un nobile scopo, conferendogli autentico valore.

Ed è così che le lettere danno vita alla frase “Pace in Terra agli uomini di buona volontà” e che il bruco decide di trascinare via la frase dal suo rifugio per portarla dal “presidente”, evidente metafora di tutti i potenti del mondo, dai quali dipendono le sorti del Pianeta.

 

Come leggere L’albero alfabeto

Come premesso, L’albero alfabeto è un’opera ricca di simbolismi e metafore, nel classico stile di Lionni, che si ripromette di indagare la natura del bambino in relazione alle sue potenzialità espressive e linguistiche.

Permeata da uno spirito heidegerriano (più o meno consapevole), al pari di Pezzettino, l’opera parte infatti dall’assunto che il linguaggio rivesta un ruolo privilegiato nel processo che conduce in direzione della ricerca della verità e del miglioramento dell’universo circostante.

Attraverso la metafora letteraria, Lionni spiega quindi al bambino quanto quelle splendide paroline, che ha da poco imparato a pronunciare, non siano soltanto utili a testimoniare la sua crescita e la sua rinnovata potenza espressiva, ma come possano agevolmente fungere da strumento per realizzare alti fini e nobili scopi.

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Esattamente come accade ai pesciolini di Guizzino, anche qui la proverbiale unione fa la forza, ma, a differenza di quanto accadeva nel testo incentrato sul valore dell’amicizia, l’unione non è qui il fine ultimo dell’agire, ma un ulteriore mezzo.

Se i simpatici pesci di Guizzino scoprivano cioè di poter resistere agli assalti dei predatori dando vita ad un branco più ampio, ne L’albero alfabeto il sodalizio tra le parole consente la resistenza di fronte ai capricci del vento, ma non realizza a pieno la natura delle parole stesse.

Solo mediante una nuova unione, non più casuale, e mediante la scoperta di un fine, le parole acquistano infatti un’identità compiuta e possono lasciare il loro luogo originario per andare laddove la loro presenza potrà svolgere un compito benevolo, dal presidente.

Quella che inizialmente sembrava una storia incentrata sulla perdita e sulla privazione (l’albero frequentato dalle formichine è infatti ormai privo di lettere) si trasforma infatti in una sorta di viaggio di formazione, in cui i protagonisti (in questo caso, le lettere) lasciano “il nido” per andare nel luogo in cui potranno essere utili a tutto il Creato, incluso all’albero che le ha generate.

Solo in apparenza “opera minore” di Leo Lionni, L’albero alfabeto è in realtà un meraviglioso trattato illustrato sulla natura del bambino e del suo modo di relazionarsi al mondo, la cui lettura potrà aiutare i giovani lettori ad uscire da un’inevitabile fase di solipsismo per agevolarne l’ingresso in una dimensione nuova, in cui potere e volere si fondono in un tutt’uno armonico.

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