Last Updated on 28 Settembre 2021 by Maestra Sara
L’approccio psicopedagogico corrente mira a spiegare la natura delle emozioni ai bambini piuttosto piccoli cercando di costruire un universo semantico in cui, ad ogni sentimento, viene associata una sorta di manifestazione fisica dell’emozione in questione, oppure un colore.
In sostanza, per spiegare ai bambini la natura della rabbia si tende, ad esempio, a mostrare loro un mostriciattolo di colore rosso e a portare il piccolo ad interagire con un elemento psichico che viene palesemente antropomorfizzato per renderlo visibile.
Premesso che non sono una grande fan di questo approccio e della psicopedagogia in generale, la quale, il più delle volte, si riduce ad una glorificazione dell’ovvio e alla complicazione di cose semplici, la linea di ricerca in questione rischia spesso di produrre esiti caotici o contrastanti.
Oltre a far percepire al bambino alcuni elementi della sua natura come altro da sé (la rabbia, appunto), l’associazione visiva tra emozione e colore può portare il piccolo ad attribuire valenze semantiche ad alcune tinte cromatiche che nulla hanno a che vedere, in ultima istanza, con l’universo emotivo del genere umano.
Nella mente del bambino, cioè, la rabbia viene percepita alla stregua di una sorta di demone babilonese che decide di possederlo chissà per quali oscure ragioni e il colore rosso come fonte di turbamento esteriore e manifestazione del medesimo demone.
Se spiegare la natura delle emozioni ai bambini può apparire comunque un’impresa complessa, la bravissima autrice Letizia Maio esce un po’ dalla gabbia degli stereotipi psicopedagogici e costruisce una semplicissima storia, all’interno della quale l’emozione sorge all’interno di un universo relazione coerente e non da qualche strana manifestazione ectoplasmatica.
Rivolto ad un pubblico di bambini molto piccoli, tra i 3 e i 5 anni, Le avventure di Mattia è infatti un semplicissimo e brillante testo che descrive in poche parole l’universo emotivo di un bimbo, facendo leva sui suoi affetti e sulle sue difficoltà.
Dal rapporto con il fratello maggiore a quello con la possibile infezione da Sars-Cov 2, il libro si concentra su una serie di personaggi e situazioni che portano il lettore a stretto contatto con un universo emotivo e semantico del tutto plausibile, all’interno del quale, la riflessione sulla natura delle emozioni si pone come conseguenza diretta dell’agire quotidiano del piccolo.
Oltre a definire un complesso di relazioni e situazioni piuttosto comuni ad un bambino di 4 anni, Le avventure di Mattia riesce nell’intento di introdurre tematiche di attualità, come il rispetto dell’ambiente o la pandemia in atto, sfruttando sempre l’espediente della situazione concreta, anziché perdersi in discorsi astratti o troppo didascalici per essere davvero compresi dai piccoli lettori.
Accade così che, nel testo, una giornata trascorsa in campagna dalla zia diventi il movente per introdurre le tematiche relative alla tutela dell’ambiente, proprio partendo da quella finzione narrativa che porta il piccolo lettore a desiderare di vivere un’esperienza analoga al protagonista del libro e a sentirla sua.
Le avventure di Mattia, la “complicata” vita di un quattrenne
Diviso in cinque capitoli, Le avventure di Mattia è la storia di un bambino di quattro anni alle prese con svariate situazioni e tematiche che lo riguardano direttamente o che comunque, interessano l’ambiente (nel senso più ampio del termine) in cui Mattia si trova a vivere e interagire.
Il primo capitolo parla del rapporto che lega Mattia a suo fratello maggiore, Davide; suo autentico paladino e fonte di infinita ammirazione.
Oltre a comprargli gelati, a difenderlo dai bulli e a farlo divertire in svariate situazioni, Davide ha una vita sociale e delle abilità che risultano piuttosto interessanti, agli occhi di Mattia, tanto da porlo come autentico modello di vita e di crescita.
Con poche semplici parole, qui, l’autrice definisce agli occhi di un lettore molto piccolo il significato profondo dell’amicizia e dell’ammirazione, senza mai impelagarsi in polpettoni astratti o casistiche generici.
In fondo, anche noi adulti, quando pensiamo al concetto di ammirazione, non facciamo altro che richiamare alla mente gli esempi concreti che ci sono serviti da modello nel corso della nostra vita.
La seconda parte del libro affonda il tema emotivo in modo più diretto, parlando della piccola cotta che Mattia prende all’asilo per una sua compagna, di nome Alice, che produce in lui il desiderio di averla sempre a fianco e di conoscere più da vicino la natura dell’amore.
Il terzo capitolo vede il piccolo Mattia alle prese con le tematiche legate alla tutela dell’ambiente, per via dell’influenza esercitata sul piccolo protagonista dell’appassionata cugina Giulia; esperta di tematiche ambientali e di riciclo.
Successivamente, Le avventure di Mattia narra della gita in campagna del bimbo, presso la dimora della zia Memi; provetta apicoltrice e abile Cicerone nel svelare a Mattia tutti i segreti della vita in una fattoria.
Infine, dato che il testo parte e si conclude nell’ambito della quotidianità del bambino, non poteva mancare una sezione dedicata al Coronavirus; all’interno della quale l’autrice offre al piccolo lettore semplici spiegazioni e semplici regole da seguire, facendo sempre leva sull’universo dei suoi affetti reali.
Davvero semplice, scorrevole e ben illustrato, Le avventure di Mattia è un ottimo testo per tutti coloro che vogliono chiarire, insieme ai loro figli, la natura delle emozioni più comuni e delle problematiche più diffuse, senza fare ricorso a possessioni diaboliche, antropomorfizzazioni fuori luogo e ad altri artifici semantici.
- Maio, Letizia (Author)