Last Updated on 5 Dicembre 2019 by Maestra Sara
Per sua stessa natura, la favola, porta in dote un contenuto morale e didascalico che la differenzia, a livello narrativo, da altre forme di intrattenimento letterario, nelle quali il contenuto didattico appare spesso celato o addirittura occulto.
La favola è infatti essenzialmente un’allegoria letteraria dei vizi e delle virtù umane che mette in scena, in modo decisamente teatrale, una netta contrapposizione manichea tra tutto ciò che viene considerato auspicabile e ciò che, invece, risulta immediatamente deprecabile.
Senza voler minimamente sminuire il valore della favola classica, Edoardo Vigna ha avuto l’idea di riproporre uno schema narrativo antico quanto il mondo stesso per dipingere l’affresco di un tessuto sociale costellato da emozioni, vizi e virtù per lo più sconosciuti ai tempi di Fedro e degli antichi narratori.
Le emozioni raccontate da orsi, rondini e farfalle, edito da Nord-Sud Edizioni, mira infatti ad essere una rilettura della favola classica, incentrata su tutti quegli stati d’animo e su quelle pulsioni infantili che hanno rivelato il loro potenziale esplosivo proprio nelle maglie di una società sempre più liquida e orientata all’automazione.
Le dodici favole moderne composte da Vigna giustappongono infatti, lungo un processo di sintesi simbolica, gli schemi della narrazione di tipo classico, affidata ai consueti animali senzienti, a tematiche attualissime, cercando di portare il bambino (e il genitore) a riflettere su un universo emotivo che appare spesso latente.
Proprio le emozioni dei bambini rappresentano il collante di dodici storie di per sé diversissime e proprio le emozioni sono qui il punto di partenza per un percorso di analisi e autoanalisi finalizzato alla composizione di una serena armonia nel bambino.
A differenza di quanto accade nella moderna letteratura per l’infanzia, l’universo emotivo che l’autore intende esplorare si rivolge ad un complesso di sensazioni spesso poco considerato, portando il lettore a riflettere sulle implicazioni connesse con l’ansia da prestazione, con la noia, con l’invidia e con tutte quelle caratteristiche dell’animo umano che percepiamo spesso (soprattutto nei nostri figli) come elementi transitori di una fase della crescita o come, addirittura, erbacce da estirpare.
Per esplicitare il concetto e renderlo ancora più didascalico, ad ogni favola viene associata una pagina esplicativa che tratteggia le caratteristiche dell’emozione di riferimento, suggerendo al genitore il giusto atteggiamento da tenere di fronte allo scaturire della noia, dell’ansia e affini.
Tutt’altro che superflua, la sezione dedicata all’approfondimento che accompagna le favole è spesso il pretesto per far nascere nel lettore una serie di riflessioni su cosa possa essere davvero percepito come un valore, agli occhi del bambino, e su cosa, invece, rappresenti un disvalore.
Nel parlare di invidia, ad esempio, Vigna pone l’accento sul fatto che questo sentimento venga percepito, nell’immaginario comune, alla stregua di un mostro da sconfiggere o di una pulsione “errata” da reprimere.
Tuttavia l’invidia (così come l’egoismo) rappresenta una pulsione naturale dell’essere umano, con la quale dovremo fare i conti per il resto dei nostri giorni, dato che, in cuor nostro, non smetteremo mai di desiderare qualche qualità altrui o di possedere dei lati del nostro carattere profondamente differenti.
Le emozioni raccontate da orsi, rondini e farfalle invita dunque a non demonizzare o reprimere una parte della nostra natura, ma a fare in modo di incanalare le nostre pulsioni in direzione di una linfa vitale che si rivelerà produttiva, tanto a livello sociale, quanto ai fini della nostra auto-accettazione.
Le emozioni raccontate da orsi, rondini e farfalle: dodici favole moderne
Date le dimensioni del volume, risulta impossibile rendere conto di tutte e dodici le favole che compongono Le emozioni raccontate da orsi, rondini e farfalle, per cui mi limiterò a riassumere rapidamente quella che ho trovato la migliore (per puro gusto personale), giusto per chiarire il tenore dell’opera.
La favola del castoro è una breve narrazione incentrata sulla noia, intesa quasi condizione esistenziale, che vede per protagonista un piccolo roditore, perennemente intento a lamentarsi della mancanza di attività da svolgere e di quei caldi pomeriggi d’estate che paiono non trascorrere più.
Dopo aver nuotato per un po’ e rosicchiato qualche albero di betulla, il castoro non sa proprio cosa farsene del suo tempo libero, fino a lasciarsi stizzire completamente dalla sua stessa noia.
Ritenendo, a torto, che tutti gli altri animali patiscano le sue stesse pene e che percepiscano gli spazi vuoti nel tempo come una sorta di minaccia alla loro sanità mentale, il castoro si avvicina ad un passero, apparentemente “libero da impegni” e ad un toporagno, sdraiato a pancia in su sopra una foglia, per chiedere loro come combattono la noia.
Il passero non si sta, tuttavia, annoiando, ma sta, al contrario, rendendo prolifico il suo tempo libero, attraverso prove aeree finalizzate al disegno di nuove traiettorie in aria.
Con somma sorpresa del castoro, anche il toporagno risponde che non si sta affatto annoiando, ma che si sta inebriando del profumo delle ninfee, beandosi del riposo e dell’estasi sensoriale prodotta dai fiori dello stagno.
Appresa la lezione, il castoro comprende come tempo libero e noia non risultino alla stregua di due membri inscindibili di una medesima unione e accade così che, quando la notte seguente riceve la visita di un pipistrello annoiato, il roditore abbia già fatto tesoro delle sue scoperte, al punto da invitare il pipistrello a godere del suo tempo in ogni attimo, attraverso attività piacevoli.
Colmo di spunti di riflessione e narrazioni avvincenti, Le emozioni raccontate da orsi, rondini e farfalle rappresenta un’ottima lettura per portare i bambini ad osservare la galassia delle loro emozioni con occhi differenti e per far comprendere ai genitori come relazionarsi con i propri figli, nel momento stesso in cui percepiscono una qualunque fonte di frustrazione nei più piccoli.
Davvero bello e curato, Le emozioni raccontate da orsi, rondini e farfalle rappresenta dunque il degno erede di un percorso narrativo, antico quanto il mondo stesso, che non ha mai smesso di dipingere il volto di vizi e virtù e di insegnare attraverso la letteratura.