Last Updated on 30 Giugno 2022 by Maestra Sara
Dedicare un post ai libri per bambini di 4 anni può apparire paradossale in un mondo che ha deciso di classificare le opere per l’infanzia (compreso questo blog) secondo fasce di età che comprendono differenti fasi dello sviluppo e che si trovano generalmente a coincidere con gli anni della scuola materna.
Premettendo dunque che questo breve articolo non è mirato a riscrivere tutte le etichette “3-5 anni” che troneggiano sui libri per bambini dall’alba dei tempi, chiunque sia genitore o si trovi in contatto con i bimbi per ragioni di lavoro non potrà che convenire sul fatto che un piccolo di 3 anni possiede una sfera psicologica ed emotiva completamente differente da uno di 4 o 5.
Se, dunque, nessuno al mondo si sognerebbe di intrattenere un bimbo di 5 anni con un gioco esplicitamente rivolto ad un piccolo di 3 (e viceversa), non vi è ragione alcuna per fare la stessa operazione con i libri, dato che le opere letterarie (ancora più dei giochi) accompagnano lo sviluppo dei bambini passo dopo passo e non sono generalmente sovrapponibili ad esigenze didattiche e conoscitive differenti.
Pur tenendo ampiamente conto delle inclinazioni e delle attitudini individuali dei bambini, cercheremo di addentrarci, nel corso di questo post, nelle peculiarità specifiche dei bambini di 4 anni, andando in seguito a definire quelli che possono essere considerati a tutti gli effetti libri per bambini di 4 anni, a prescindere da etichette e variabili di altra natura.
Definire a grandi linee quelle che sono le competenze emotive generali dei “mezzani” può infatti aiutare a chiarire un po’ le idee su un’età di transizione, in cui il pieno raggiungimento dell’autonomia, fisica ed emotiva, non è ancora stato raggiunto, ma la totale dipendenza affettiva dalle cure del genitore è già un lontano ricordo.
I quattro anni del bambino: un’età di transizione
Come premesso, i bambini di 4 anni si trovano generalmente accomunati dal fatto di aver ormai superato indenni la grande fase legata al distacco, fisico ed emotivo, dai genitori e dal trovarsi ora protesi verso quella conquista dell’indipendenza che vedono concretizzarsi nei loro amichetti più grandi, ma che sfugge ancora loro.
Dopo avere pienamente interiorizzato e metabolizzato l’idea che la scuola materna è ormai il luogo in cui trascorrere le maggior parte delle giornate, il bambino inizia ora a cementare le prime amicizie con i suoi coetanei e a dare vita ad una nuova gamma di relazioni sociali, parallele a quelle intrattenute nell’universo domestico ed egualmente importanti.
Tuttavia, a differenza di quanto accade per i bambini di 5 anni, in cui il primo sviluppo emotivo è pienamente compiuto, il bimbo di 4 anni si trova ancora frenato da un’autonomia fisica non eccelsa (in questa fase della vita i piccoli imparano timidamente a saltare, tenere in mano matite e ad andare da soli in bagno) che aumenta la sua volontà di concludere il lungo percorso e di esplorare le tappe successive della vita.
Non a caso chiamati “mezzani” da tutte le scuole materne del mondo, i bambini di 4 anni rappresentano dunque un universo a sé stante, difficile da comprendere fino in fondo se non si presta la sufficiente attenzione a quello che i piccoli vogliono davvero dirci.
A livello conoscitivo, questa fase di transizione si esplica nella genesi di due fattori nuovi , legati all’importanza del ricordo e ad una soglia di attenzione che cresce a dismisura al passare dei giorni.
Se un bimbo di tre anni vive sostanzialmente in un mondo che è hinc et nunc, in cui ogni giornata è una sorta di storia a sé, il bambino di 4 anni inizia a collocare gli elementi della sua vita in una fase temporale ben delineata e a ricordare cosa è successo e quando.
Mentre un bambino molto piccolo impiega parole come “ieri”, domenica scorsa e “domani” assolutamente a caso e in modo indefinito, nel bambino di 4 anni i numerosi ricordi, che proprio ora assumono un ruolo centrale, iniziano a collocarsi in modo corretto e la sfera mnemonica diventa così un valido supporto alla conoscenza degli eventi futuri.
Per votarsi ad un piccolo esperimento, provate a fare vedere lo stesso cartone animato ad un bimbo di 3 anni e poi ripetete l’operazione ad un anno di distanza.
Sicuramente in bambino più piccolo resterà incantato davanti al cartone senza battere ciglio, mentre quello di 4 anni bloccherà l’operazione dopo pochi tentativi, sostenendo di avere già visto il filmato e di volerne ora uno nuovo.
Questo accade non solo perché i bambini di 4 anni sono più consapevoli delle trame e delle situazioni rappresentate, ma anche perché l’età di mezzo consente alla sfera dei ricordi di proiettare il bimbo verso il “futuro” e di relegare il passato, anche quello prossimo, al suo ambito naturale.
La concomitanza di una soglia di attenzione in grado di non smarrirsi al primo dettaglio e di una facoltà mnemonica in grado di spingere verso la progettualità impongono dunque di fermarci a riflettere su quali libri per bambini di 4 anni siano effettivamente tali e su quali invece non rispecchino più (o non ancora) il loro vissuto e le loro nuove abilità.
Libri per bambini di 4 anni, come sceglierli?
Questa lunga premessa potrà dunque aiutarci nella scelta dei migliori libri per bambini di 4 anni e a superare, in parte, il concetto di fascia d’età e il minestrone culturale che ne consegue.
Prima di definire i parametri che denotano in modo quasi univoco i libri per bambini di 4 anni, terremo presente quanto osservato fino ad ora ed inizieremo da una definizione negativa, tracciando una linea di tematiche che non si adattano più o non ancora ai nostri “mezzani”.
In primo luogo, è giunta l’ora di deporre tutte quelle splendide storie incentrate sul distacco che avevano accompagnato l’ingresso del bimbo nella scuola materna, dato che il suddetto distacco è ormai compiuto e che non ha più senso leggere ai nostri bimbi storie incentrate su un turbamento emotivo relegato ad ambiti passati.
Stupende opere come I tre Piccoli Gufi o Che cosa fanno le mamme quando i bambini sono alla scuola materna? possono essere ormai deposte nel cassetto, dato che i bambini di 4 anni difficilmente si identificano con un simpatico gufetto alle prese con i turbamenti emotivi legati al temporaneo abbandono della mamma e che i bambini di 4 anni hanno perfettamente compreso cosa fanno i loro genitori mentre sono alla scuola di infanzia.
In seconda istanza, i libri per bambini di 4 anni necessitano di una trama ben articolata e nitida, per cui, possiamo salutare e ringraziare tutti quei brevissimi testi didascalici che ci hanno aiutato ad avvicinare i piccoli al mondo della lettura con pochissime paroline e con un simpatico carnevale di illustrazioni.
Dato il crescente impiego da parte del piccolo delle facoltà mnemoniche, non ha infatti più senso sedersi a sfogliare libri composti da trame troppo esili o elementari, lasciando il bimbo confinato nel mondo degli “e poi? “ per tutta la durata della breve lettura.
Al compimento dei 4 anni si può ovviamente salutare anche tutti quei libri di “scopo” che ci hanno aiutato nello spannnolinamento o nella gestione delle emozioni (rabbia in primis) quando il vento dei terribile twos soffiava imperioso.
Oltre a saper andare in bagno da soli, i bambini di 4 anni sanno infatti perfettamente cos’è la rabbia e non necessitano di ulteriori istruzioni finalizzate a riconoscere e domare i loro sentimenti, dal momento che le emozioni si fanno ora strada in modo pienamente consapevole e non più meramente istintuale.
Ovviamente stiamo prendendo in considerazioni tendenze generali che esulano dal singolo caso specifico, nel senso che, se vostro figlio di 4 anni tenta di abbattere i muri a testate quando gli viene negata la centesima caramella o minaccia di staccarvi un braccio a morsi pur di non fare il bagnetto, i libri sulla gestione della rabbia possono tranquillamente rimanere distanti dai cassetti ancora per un po’.
Per concludere la sezione negativa, è importante evitare ora di commettere l’errore opposto: così come un bambino di 4 anni non si trova in grado di afferrare per intero la trama di un film complesso, allo stesso modo non riesce a seguire il flusso di narrazioni troppo ricche di dettagli e che presuppongano una conoscenza del mondo a lui ancora aliena.
Prima di mettervi a leggere La regina di Inverno di Andersen o altri testi dalla lunghezza esagerata, meglio aspettare ancora un annetto e votarsi in direzione di trame immediate, in grado di dipanare il loro filo senza troppe divagazioni.
Libri per bambini di 4 anni: alcuni esempi
Eccoci dunque giunti a delineare le caratteristiche ottimali dei libri per bambini di 4 anni e a superare, a nostra volta, le infinite premesse e le infinite pinze con cui abbiamo affrontato la questione.
Per colpire l’attenzione di un mezzano, i libri per bambini di 4 anni devono sostanzialmente adeguarsi alla perfezione alle sue competenze e alle sue facoltà ed è per questo che devono essere, innanzitutto (ma non solo), libri provvisti di una componente di avventura.
Proprio lo sviluppo della memoria e l’esordio di una progettualità vera e propria spingono il piccolo in direzione di un’esplorazione nuova e cosciente del mondo: esplorazione che risulta magnificamente incarnata dai libri di avventura e da personaggi in cui il bambino possa vedere rappresentati i suoi aneliti e la sua volontà di indipendenza.
Per colpire i giovani lettori, i libri per bambini di 4 anni devono dunque trascendere il più possibile dalla dimensione domestico-familiare (ormai nota e arcinota) per aprirgli nuovi orizzonti, tutti da scoprire e sperimentare nel lungo percorso che conduce alla piena autonomia.
In secondo luogo, è importante che libri per bambini di 4 parlino ai lettori di loro, senza mostrargli comportamenti o problematiche tipici di un’età inferiore (o superiore): a 4 anni il bambino comincia ad identificarsi a pieno con i suoi eroi e vuole che una storia parli di lui, o di come vorrebbe essere.
Proprio verso i 4 anni, il bambino inizia infatti a “voler far finta di essere” il suo eroe o la sua eroina preferita, a giocare ad immedesimarsi nei suoi personaggi e ad aderire ai suoi cartoni preferiti, senza per questo perdere di vista la sua (ormai solida) identità reale.
A livello di composizione grafica, i libri per bambini di 4 anni assistono ad un piccolo ribaltamento tra la parte scritta e quella illustrata, dato che le immagini continuano a ricoprire il loro fondamentale ruolo evocativo ed esplicativo, ma che non sono ora l’unica attrazione di una storia.
Dato che i bimbi seguono con curiosità vicende e trame, non ha più senso scegliere un libro in cui la parola scritta sia relegata ad un ambito di comprimarietà o ad un ruolo di second’ordine rispetto alla narrazione.
1) Chiedimi cosa mi piace
Prima di votarmi in direzione di narrazioni più avventurose, vorrei inziare la mia lista con il testo che definisce meglio di tutti i 4 anni e che traccia un perfetto quadro dell’acquisita consapevolezza emotiva del piccolo.
Chiedimi cosa mi piace, realizzato da Bernard Waber e illustrato da S. Lee, è una splendida storia d’amore tra un padre e una figlia, in cui l’affetto non fa più rima con l’accudimento e in cui tra i due protagonisti si instaura una sorta di complicità emotiva che li porta a godere della reciproca compagnia in modo puro e disinteressato.
Chiedimi cosa mi piace narra di una semplice passeggiata al parco che porta il papà ad interrogare la figlia su ciò che effettivamente le piace e che vede la bimba intenta a snocciolare, in una sorta di associazione di idee infinita, tutto ciò che la rende felice.
La vicenda si conclude con la bambina che chiede al papà di spiegarle come sono fatti i nidi degli uccelli, non perché non lo sappia già, ma perché adora farselo raccontare da suo papà.
In questa breve vicenda è racchiuso tutto il mondo dei 4 anni e di un’età in cui la sfera dei gusti e delle preferenze è ormai netta, così come è netta la sensazione che l’amore che si prova per i genitori non è più strettamente vincolato ad una sorta di dare e ricevere (e nemmeno al fantomatico complesso di Edipo o di Elettra), ma al piacere che si prova nello scoprire l’universo di mamma e papà e nel descrivere il proprio.
Pur essendo “molto illustrato”, l’incedere della parola scritta è chiaro, nitido ed essenziale, il che rende, a mio avviso, la breve opera alla stregua di uno dei migliori libri per bambini di 4 anni di recente ideazione.
Ideale per chiunque voglia trascorrere un momento di tenerezza con i propri figli (magari proprio per la festa del papà), Chiedimi cosa mi piace è un piccolo capolavoro, in grado di agire a livello intimo sul cuore di grandi e piccini e di fungere da specchio per la fatidica età di mezzo.
2) Il mago di Oz
Dopo una novità editoriale, mi voto rapidamente in direzione di un classico senza tempo che non necessita forse di ulteriori parole e descrizioni.
Il mago di Oz (e chi lo conosce?) è forse la storia perfetta per rappresentare sotto forma di fiaba il passaggio dai 4 ai 5 anni e per cementare quella consapevolezza emotiva dei bambini che risulta ormai acquisita, ma sempre fragile e soggetta ad oscillazioni.
Il mago di Oz è il primo vero viaggio di formazione che i bambini compiono all’esplorazione della loro interiorità e non credo esista un solo bambino al mondo che non si sia sentito più sicuro e consapevole al termine della lettura.
Ricco di tutti quegli elementi avventurosi e fantastici che stimolano la fantasia e la progettualità dei bambini di 4 anni (vedi sopra), Il mago di Oz è quasi una tappa obbligata per tutti quei piccoli che si sentono ancora “uomini di latta”, “spaventapasseri” o “leoni senza coraggio” e per tutti coloro che hanno un infinito potenziale emotivo in attesa di piena espressione.
Tra tutte le infinite edizioni dell’opera, ho scelto questa perché provvista di capacità di sintesi (non è la versione estesa!), linguaggio chiaro ed immediatezza che la rendono agevolmente fruibile ad un mezzano.
Dedicata a chiunque cerchi libri per bambini di 4 anni e non sappia dove sbattere la testa (in senso metaforico, si intende), Il mago di OZ realizzato da Frank Baum rappresenta sicuramente un ottimo punto di partenza e un classico senza tempo da abbinare a letture più moderne.
3) Il Gruffalò (noto anche come A spasso col mostro)
Splendida storia di avventura che cela al suo interno numerosi rimandi emotivi, Il Gruffalò è sicuramente uno dei migliori libri per bambini di 4 anni in circolazione e una storia in grado di adeguarsi alla ricerca di consapevolezza e avventura che distingue l’universo dei mezzani.
Scritto in rima, con un incedere piuttosto divertente (a metà tra il poema epico e la filastrocca), Il Gruffalò è la narrazione delle simpatiche avventure di un topolino che si imbatte in un terribile mostro (il Gruffalò, appunto) all’interno del bosco e che impiegherà tutta la sua astuzia e la sua intelligenza per dare una piega imprevista alla vicenda.
Il topino aveva infatti convinto, in precedenza, tutti i predatori del bosco di avere per amico un temibile mostro in grado di metterli in fuga e, quando si trova faccia a faccia con il Gruffalò (fino a quel momento ritenuto da lui stesso alla stregua di un parto della fantasia), inverte l’espediente, spiegando al mostro come gli animali più grossi fuggano terrorizzati di fronte a lui.
Mentre l’improvvisata coppia passeggia per il bosco, il topino riesce così a convincere il Gruffalò che il fuggi fuggi generale sia provocato dal suo passaggio (e non da quello del mostro) conquistandosi così il rispetto di tutti e salvando la pelle di fronte alle numerose insidie.
Splendida opera di Julia Donaldson, illustrata da Axel Scheffler, il Gruffalò si inserisce in quell’ampissimo filone di fiabe moderne che sfruttano topi e topolini per rappresentare i bambini, facendo leva su un’assonanza chiara ed immediata.
Esattamente come accade al bambino di 4 anni, che si sente ancora “piccolo”, ma al tempo stesso consapevole di sé, l’universo letterario dei roditori porta in scena piccoli eroi che riescono a sopperire alle loro dimensioni minute con l’astuzia e che proprio per questo risultano amati da quell’universo dei mezzani in cerca di una metaforica collocazione nel bosco.
4) Il pinguino che voleva diventare grande
Sempre incentrata su quell’ansia di indipendenza e autonomia che contraddistingue l’età dei mezzani, Il pinguino che voleva diventare grande è un perfetto esempio di quanto i libri per bambini di 4 anni possano fungere da specchio emotivo e riflettere alla perfezione i turbamenti di un’età di transizione.
Il pinguino che voleva farsi grande narra infatti le vicende di Otto, piccolo di pinguino, che cerca di realizzare il suo desiderio di nuotare nel gelido mare, di fronte ai moniti di Claudio, suo genitore adottivo e tutore delle sue sorti.
Dopo una lunga serie di incontri e peripezie, Otto riuscirà finalmente a coronare il suo sogno e gettarsi indenne nelle acque ghiacciate, in compagnia dei suoi amici e ad assurgere al ruolo di Pinguino Imperatore.
Ho trovato questa vicenda particolarmente adatta ad un bambino di 4 anni perché, da un lato, dà piena voce alla sua ansia di crescita e di autonomia, e dall’altro, ne frena gli eccessi, mostrando ai giovani lettori come sia necessario attendere che i tempi siano maturi e quanto conti il contesto sociale in cui si cerca di realizzare una determinata impresa.
Pur facendo riferimento ad un contesto avulso a quello noto al bambino (la società dei Pinguini Imperatori non collima esattamente con la nostra), il libro è pienamente accessibile ai mezzani per via di una componente interiore universale e di un ritmo narrativo non troppo complesso e allusivo.
5) Federico
Dopo l’excursus antartico, torniamo per un attimo ad occuparci di topolini con Federico, splendida storia illustrata che introduce in modo lirico il valore delle cose immateriali a quei bambini che, per via della loro età, iniziano ad assimilare i concetti di bellezza e di interiorità.
Mentre tutti gli altri topi si preparano all’inverno, raccogliendo provviste e generi di prima necessità, Federico rimane infatti sotto l’effetto di un’apparente inattività che lo espone alle critiche del suo nucleo sociale.
Proprio quando la storia pare essersi indirizzata sui binari di una moderna (e un po’ banalotta) rilettura de “La cicala e la formica”, la prospettiva cambia radicalmente, dato che Federico sta in realtà raccogliendo tutto ciò che potrà servire a rendere dolce e gradevole la vita nel rifugio, durante l’inverno.
Federico è infatti intento a raccogliere colori e parole, da poter esprimere in forma di poesia quando il gelo la farà da padrone, portando noia e desolazione nella vita di piccoli animali naturalmente votati all’operosità e ai climi caldi.
Attraverso la sua poesia, Federico andrà cioè ad apporre il metaforico vaso di fiori all’interno della cella naturale, portando gioia e speranza all’interno di un contesto avvilente.
Splendida metafora sul valore della bellezza e della gentilezza, l’opera di Leo Lionni si adatta particolarmente alle esigenze conoscitive dei bambini di 4 anni, andando a rafforzare e rinsaldare quella dicotomia tra esterno ed interno che ha ormai assunto una forma netta e consapevole.
Proprio verso i 4 anni i bambini cominciano ad apprezzare il valore della finzione, dell’immaginazione in libertà e di tutti quei beni immateriali e inalienabili che fungeranno da bagaglio emotivo nel lungo percorso della vita.
Benché si adatti perfettamente alle esigenze di bambini anche più grandi, ho inserito Federico nel novero dei migliori libri per bambini di 4 anni proprio per la sua capacità di far comprendere al piccolo lettore quanto inizia ora ad avere una forma e un’importanza definita e chiara.
6) Il gatto stregato
Termino questa rassegna sui libri per bambini di 4 anni con un’avventura destinata a concludersi nel luogo più meraviglioso e importante che esista al mondo: l’amore.
Stupenda favola illustrata, Il gatto stregato narra infatti le peripezie del gatto nero di una strega, di nome Girotondo, che un bel giorno si innamora disperatamente di una gattina e tenta di ricorrere alle arti magiche della sua padrona per poterne conquistare il cuore.
Ritenendosi infatti troppo spelacchiato e malconcio per conquistare la gattina (generalmente i gatti delle streghe non sono esattamente il ritratto della salute), Girotondo è infatti intimamente convinto di non poter venire ricambiato, fino a quando la comprensione del suo mondo interiore non gli farà cambiare drasticamente idea.
Per quanto parlare di innamoramento può risultare prematuro in prossimità dei 4 anni, questa è in realtà l’età (come premesso) in cui il mondo emotivo del bambino cessa di esaurirsi tra le mura domestiche e in cui emozioni autentiche vengono indirizzate verso l’universo dei coetanei.
La splendida fiaba di Cossi e Frezzato insegna ai bambini di 4 anni il valore dell’emozione e dell’auto-accettazione proprio in una fase della vita in cui i riferimenti primari sono crollati e c’è un intero mondo emotivo da esplorare e chiarire.
Lettura quasi obbligata per introdurre ai bimbi il concetto di amore, Il gatto stregato è una superba opera, finemente illustrata e provvista di un intreccio narrativo scorrevole, ma decisamente avventuroso, in cui il nuovo mondo da esplorare è proprio quello dei sentimenti umani.
Conclusione sui libri per bambini di 4 anni
Senza voler stravolgere le classificazioni di tipo ordinario e instillare atroci dubbi ai genitori che si apprestano ad entrare in libreria, ho cercato di chiarire quali siano i tratti comuni che differenziano un bambino di 4 anni da uno di 3 o 5 e quali, dunque, siano le storie più adatte ad una psiche in perenne evoluzione.
Citando brevi esempi di opere, da me considerate a pieno titolo come libri per bambini di 4 anni, spero di aver semplificato l’idea di fondo, mostrando delle sorte di archetipi relativi a quelle che i mezzani cercano in una fase della loro vita molto piacevole, ma piuttosto convulsa.
Se si riuscirà a catturare la loro attenzione, si potrà aiutare i bambini di 4 anni a riconoscersi nelle opere lette e fornire loro un valido supporto in sede pedagogica, magari in attesa che l’età di transizione si compia e che il bambino possa trovare sé stesso in un novero di abilità fisiche che corrisponde alle sue aspirazioni.
Per saperne di più, è disponibile la mia guida completa per educare i bambini con molta pazienza e ottime letture…
…oppure, scopri le mie fiabe!