Last Updated on 4 Luglio 2022 by Maestra Sara
Chiunque abbia dei bambini in età prescolare avrà senz’altro notato, magari bighellonando per una libreria o per una biblioteca, come gli scaffali dedicati ai più piccoli abbondino di libri per bambini sulle emozioni e come la suddetta categoria occupi un ruolo centrale in tutte le produzioni letterarie per l’infanzia, passate, presenti e future.
In caso vi troviate in cerca di un metaforico lumicino, utile a orientarvi in un’autentica selva di titoli, e di una rapida guida che definisca canoni e parametri dei libri per bambini sulle emozioni, cercheremo di fornirvi entrambi; andando dapprima ad analizzare la spinosa questione (ma poi non così spinosa) che vede ogni genitore alle prese con l’universo emotivo dei propri pargoli e, in seguito, ad offrire una rapida rassegna dei principali titoli di settore.
L’importanza dei libri per bambini sulle emozioni
Se un neonato si trova ad essere, per sua stessa natura, una sorta di concentrato emotivo dalle paffute sembianze, verso il compimento del terzo anno di età, il bimbo inizia ad associare le sue emozioni ad ogni preciso stimolo sensoriale proveniente dall’esterno o da determinate aree del cervello, legate alle facoltà mnemoniche e percettive.
Tradotto in parole povere, mentre un bambino molto piccolo si trova costantemente alle prese con l’universo delle sue emozioni in forma passiva e meramente istintiva, con lo sviluppo delle prime facoltà cognitive tutto quanto assomigliava ad una sorta di marea incolore comincia ad assumere una forma ben definita e il piccolo comprende, non solo cosa suscita le sue emozioni, ma come poterle controllare, razionalizzare e piegare alle proprie semplici esigenze.
Premesso che nessuno al mondo, adulto o piccino, si trova mai completamente a proprio agio con stati emotivi troppo intensi e che il controllo totale delle emozioni è una mera utopia (forse persino un po’ distopica), l’obiettivo dei numerosi libri sulle emozioni per bambini è quello di instillare nel piccolo quella consapevolezza necessaria a comunicare, prevedere e lenire tutto ciò che lo turba e a massimizzare, invece, quelle sensazioni che avverte come stimoli positivi.
Parlare al piccolo di concetti astratti (ma ben presenti nella sua mente) come “paura”, “gioia” e “tristezza” con la possibilità di fare riferimento ad immagini, colori e ad una narrazione coerente, aiuta infatti i bambini a comprendere quanto quel pentolone che ribolle metaforicamente al suo interno non abbia nulla di diverso dai moti che agitano l’intero genere umano e quanto sia possibile convivere serenamente con le proprie emozioni, senza doverne troppo temere l’insorgenza.
Leggere libri per bambini sulle emozioni ai propri figli non è dunque soltanto un’attività ricreativa, utile a tutta la famiglia, ma anche un passaggio formativo fondamentale, che fisserà per sempre nella mente del bimbo i parametri e gli standard delle sue sensazioni, trasformandole in fidate compagne di una vita intera.
Quali libri sulle emozioni per bambini scegliere?
Premesso che la maggior parte della letteratura di settore risulta spesso più che soddisfacente in termini di resa finale e che la scelta deve tenere conto delle peculiarità di ogni bambino e della sua specifica sfera emotiva, esistono comunque dei parametri che definiscono le eccellenze di settore e che hanno trasformato dei piccoli libri illustrati in autentici classici, da tramandare e da leggere di generazione in generazione.
Affinché una storia sulle emozioni colpisca realmente nel segno, è necessario innanzitutto che la gamma cromatica scelta dall’autore rispecchi l’andamento della trama, perché proprio i colori rappresentano la chiave d’accesso privilegiata al mondo delle emozioni e possono agevolmente venire associati a stati d’animo (non a caso gli anglofoni dicono di sentirsi “blue” per definire una malinconia altrimenti inesprimibile).
La seconda caratteristica da tenere ben presente, riguarda la coerenza della trama e la risoluzione delle tensioni narrate, affinché il bambino abbia ben chiaro il messaggio che gli si voleva tramandare e non rimanga con quesiti irrisolti o ambiguità che potrebbero ripercuotersi sul suo agire quotidiano.
In sostanza, è indispensabile che una storia che parla della paura del buio, ad esempio, trovi piena risoluzione e catarsi nel finale e che il bambino possa fugare ogni incertezza riguardo la natura dell’oscurità, quando il libro si chiude.
Ultima, ma non meno importante, è la necessità di vedere rappresentati modelli il più possibile universali, grazie ai quali il bambino comprenderà la naturalità è l’università del suo universo emotivo, senza considerarlo un’anomalia da nascondere o qualcosa di cui doversi vergognare.
Guida ai migliori libri per bambini sulle emozioni
Bene, eccoci dunque ad una rapida rassegna di tutti quei libri che hanno saputo ritagliarsi un posto nel cuoricino dei più piccoli e dei genitori grazie alla loro capacità di rendere semplice ciò che risultava complesso solo in apparenza.
1) I colori delle emozioni
Dedicato a bambini piuttosto piccoli (dai tre anni, ma forse anche un attimo prima), I colori delle emozioni di Anna Llenas è quasi il punto di inizio obbligato della nostra lista, perché fornisce ai bambini un rapido breviario emotivo basato sui colori, andando al contempo a cogliere il proverbiale secondo piccione con una fava.
Oltre a trattare in modo semplice ed esaustivo di emozioni, I colori delle emozioni vede infatti per protagonista un simpatico mostriciattolo che andrà a lenire la naturale paura dei più piccoli per tutto ciò che è diverso e mostruoso, andando a rappresentare un lato ironico e goliardico di un immaginario tradizionalmente negativo.
Finemente illustrato e magistralmente colorato, I colori delle emozioni narra infatti le gesta di un mostro pasticcione che ha mescolato le emozioni in un unico groviglio e che dovrà ora dipanare la matassa, andando a conferire ad ogni emozione un ben preciso nome e una gamma cromatica univoca.
Metafora della consapevolezza emotiva che va via via affinando il bambino (vedi primo paragrafo), I colori delle emozioni è senza dubbio uno dei migliori libri per bambini sulle emozioni e una tappa obbligata per definirne i primi parametri, prima i potersi cimentare con storie più complesse e meno specifiche.
2) Le sei storie delle emozioni
Breve testo antologico, Le sei storie delle emozioni possiede il vantaggio di riuscire a trattare in modo specifico le principali emozioni percepite in età infantile senza risultare noioso o troppo didascalico, grazie ad un’intelligente suddivisione che fonda ogni mini-storia su una specifica dimensione dell’emotività.
Come ne “I Colori delle emozioni”, anche qui la gamma cromatica è la chiave per far comprendere al piccolo la natura della paura (qui chiamata fifa), della vergogna, della gioia, dell’invidia e della tristezza ed è proprio attraverso una ben precisa associazione con colori (percepiti subito come gradevoli o sgradevoli dal bambino) che la narrazione si dipana.
Andando a toccare temi piuttosto classici per l’universo infantile (emblematica la prima storia che vede la paura del buio come protagonista), Le sei storie delle emozioni cercano di fare leva in modo semplice e agevole sull’immaginario dei più piccoli e di fornire, al contempo, ai genitori delle piccole soluzioni a problematiche piuttosto comuni.
A differenza di altri libri per bambini sulle emozioni, in cui la natura delle emozioni è presentata in modo più marcatamente descrittivo, Le sei storie delle emozioni sfrutta l’emotività come movente per affiancarsi a situazioni comuni senza troppo imbarazzo o ambiguità semantica.
3) Emozioni
Grande classico internazionale, Emozioni di Mies van Hout ha da subito ritagliarsi un posto d’onore tra i migliori libri sulle emozioni per bambini, in virtù di una valenza artistica stupefacente ed immediata, in grado di attrarre grandi e piccini.
A differenza delle storie recensite fino ad ora (ed in seguito), Emozioni esula da quelli che abbiamo fissato come parametri ottimali per il genere, essendo il libro un “quasi silent book” (perdonate l’espressione) e non avendo narrazioni o gamme cromatiche da analizzare al suo interno.
Emozioni non è infatti altro che la rappresentazione visiva di 20 differenti stati d’animo, attribuiti ai pesci del mare e disegnati in modi differenti, a seconda del loro umore e delle sensazioni quotidiane.
Pur venendo raccomandato ad un pubblico di bambini dai tre anni in su, Emozioni risulterà tuttavia sempre più gradito all’avanzare dell’età del piccolo, dato che il libro presuppone una necessaria conoscenza degli stati d’animo di base e un precedente chiarimento dei concetti illustrati.
Il consiglio è quello di acquistare Emozioni (non ve ne pentirete) e di farne una sorta di lettura guidata, andando a visualizzare insieme al bimbo ogni pesce che compone l’opera e, successivamente, a spiegare al pargolo la natura di quelle buffe espressioni assunte dagli abitanti del mare, magari mimandone la gestualità e interrogando il piccolo su quali possano essere le ipotetiche ragioni che hanno reso il pesce triste, felice, spaventato o corrucciato.
4) La lampada della nanna: Non voglio! Non mi va! Ho paura del buio
In caso le finalità pedagogiche non debbano necessariamente includere tutto lo spettro delle emozioni infantili, ma si limitino ad un problema contingente (e piuttosto frequente), La lampada della nanna rappresenta un’ottima soluzione a quel fatidico terrore del buio che attanaglia milioni di bambini per il globo terrestre.
Focalizzato, come premesso, solo sulla paura, la Lampada della nanna può comunque agevolmente venire annoverato tra i migliori libri per bambini sulle emozioni, in virtù di uno status perennemente sospeso tra fiaba e gioco e di un potere di esorcizzare i terrori infantili che hanno reso la piccola lettura alla stregua di un classico di settore.
Comprensiva di un’apposita lucina da lettura e di due distinte storie ( Non voglio! Non mi va! e Ho paura del buio), La lampada della nanna sfrutta infatti l’abbinata tra gadget e narrazione per esorcizzare la paura del buio e per garantire l’addormentamento sereno anche ai piccolissimi.
Lettura piuttosto agevole e finemente illustrata, La lampada della nanna può dunque rappresentare un ottimo punto di partenza per tutti quei genitori che decidono di trattare le tematiche legate alle emozioni a piccoli passi o per tutti coloro, invece, che desiderano approfondire una delle sfaccettature emotive, magari dopo aver sfruttato testi più generici in chiave propedeutica.
5) Il filo emozionato
Sempre restando in tema di “game book” e di libri che implicano una basilare interazione da parte del bambino, Il filo emozionato rappresenta sicuramente una delle più divertenti e meglio illustrate storie sulle emozioni per bambini dell’epoca moderna.
Come suggerisce il titolo, il vero protagonista della storia è un simpatico filo che viene annodato, piegato o manipolato a seconda degli stati d’animo, andando ad emulare mimiche facciali ed espressioni atte a denotare una determinata condizione emotiva.
Da leggersi in modo sequenziale, oppure saltando proverbialmente di “pal in frasca” (a piacere del genitore), Il filo emozionato è strutturato in modo da presentare una faccina disegnata in ogni pagina e una corrispondente porzione di spago (generalmente ubicata in corrispondenza della bocca) che ne descrive la condizione in quel preciso momento.
Ogni condizione emotiva viene inoltre accompagnata da una breve didascalia, volta non solo a dare un nome alle emozioni rappresentate, ma anche a definirne la natura in base alle loro specifiche caratteristiche.
Per intenderci, nella pagina dedicata alla paura troneggia una faccina attonita, contornata da uno spago circolare e la dicitura “Paura: la paura fa brrrrr”.
Sospeso tra lo status di libro-gioco, libro tattile e prontuario didascalico, il filo emozionato risulta particolarmente adatto ai bambini più piccoli per la sua innata capacità di coinvolgere nel percorso la dimensione tattile e per sapere stimolare la fantasia del piccolo come poche altre letture.
6) Emozioni in fiaba
Dedicata a bambini leggermente più grandicelli (dai 4 anni in su) rispetto alle due opere trattate in precedenza, Emozioni in fiaba rappresenta forse l’opera più completa e suggestiva dell’intero panorama dedicato ai libri per bambini sulle emozioni .
Strutturato in otto distinte fiabe dal potere evocativo, Emozioni in fiaba tratta in modo semplice e diretto tematiche legate alla sfera emotiva dei bambini in età prescolare, andando ad inserirle in una serie di contesti immediatamente riconoscibili dal piccolo e di agevole identificazione.
Basate rispettivamente su paura, tristezza, rabbia, accettazione del diverso, ansia da prestazione, gelosia tra fratelli, separazione dei genitori e inserimento scolastico, le fiabe che compongono l’opera evitano infatti un approccio troppo astratto al mondo delle emozioni (probabilmente dandolo già per acquisito), andando invece a contestualizzare la sfera emotiva del bimbo in situazioni in grado di fungere da specchio per i suoi problemi contingenti.
Corredato da schede da lettura dedicate ai genitori (al fine di semplificare lettura e chiavi di interpretazioni), Emozioni in fiaba risulta inoltre finemente illustrato e comprensivo di immagini in grado si stimolare l’emotività del piccolo lettore e di chiarire la semplice trama presente nelle fiabe.
Consigliato a chi ritiene che la fiaba rappresenti tutt’ora la principale chiave d’accesso per la mente e il cuore di piccini, Emozioni in fiaba rappresenta una tappa obbligata nel lungo percorso didattico che procede dai concetti astratti alle metafore, per concludersi con la naturale identificazione del bambino in una serie di atteggiamenti e comportamenti dal valore universale.
7) Ti voglio bene, anche se…
Splendida fiaba incentrata sulla più comune e nobile delle emozioni, l’amore, Ti voglio bene, anche se….sviluppa una serie di tematiche emotive piuttosto comune all’universo infantile e riesce a trattare con elegante semplicità una delle questioni più angoscianti dei primi anni di vita.
Se tutti i bambini al mondo sono talmente entusiasti dell’amore genitoriale da temerne la perdita (alzi la mano chi non si è mai sentito chiedere da un bambino se mamma e papà gli vorranno bene per sempre), Ti voglio bene, anche se… riesce infatti a trattare amore e perdita in modo immediato, senza spiegazioni tediose o giri di parole che finirebbero per confondere il bambino.
Storia di una piccola volpe, di nome Mini, alle prese con i primi quesiti esistenziali legati alla solitudine e alla natura del vero amore (il piccolo si domanda spesso, ad esempio, se la madre lo amerebbe anche se fosse un orso o qualcosa di diverso), Ti voglio bene, anche se…snoda agevolmente la matassa emotiva suscitata dalle ansie del protagonista e conferisce al piccolo lettore una sorta di beatitudine quasi lirica.
Splendidamente illustrata e perfettamente coerente nel dipanarsi della trama, Ti voglio bene, anche se…è sicuramente una delle migliori storie sulle emozioni per bambini mai narrate, per via della capacità di trasferire angosce e paure naturali in una dimensione fiabesca, dove la catarsi finale risulta il naturale punto di approdo.
Pur non definendo in modo esplicito i concetti legati alle emozioni (a differenza di quanto accade in numerosi libri per bambini sulle emozioni), Ti voglio bene, anche se…risulta dunque un ottimo punto di partenza per iniziare a parlare di emotività dei bambini, sfruttando quelle sensazioni che sono vivamente presenti in ogni pargolo e che pongono al piccolo quesiti apparentemente insolubili.
Per la recensione completa del testo, clicca qui
8) Sai perché sono arrabbiato?
Concludiamo questa panoramica sulle emozioni con un testo incentrato su quella rabbia che rappresenta il torrente più difficile da arginare in età infantile e l’emozione che procura spesso più dolore ai genitori e al bambino stesso.
Più ancora della paura e dell’ansia sociale, la rabbia rappresenta infatti lo spauracchio di ogni bimbo, alle prese con l’improvvisa eruzione di sentimenti che non riesce a gestire e che lo fanno apparire ai suoi stessi occhi come una persona differente da quella che è quando, invece, la quiete regna sovrana nel suo animo.
Sai perché sono arrabbiato? prende la rabbia di petto, mostrandola come un fattore naturale, non da temere, ma semplicemente da imparare a controllare, affinché quel sentimento tanto spaventoso non finisca per provocare sofferenze e pentimenti eccessivi.
Lontano da intenti troppo didascalici o demonizzatori, Sai perché sono arrabbiato definisce la rabbia, la associa alle sue più comuni manifestazioni organiche e caratteriali, per poi insegnare a gestirla e ricondurla nel novero delle sensazioni universali, per quanto spesso sgradevoli.
Molto apprezzato da tutti quei genitori con bambini piuttosto collerici e soliti a piangere sul giocattolo infranto, Sai perché sono arrabbiato? è dunque uno dei migliori libri per bambini sulle emozioni disponibili e, magari, il punto di partenza per la lettura dell’intera collana tematica (Sai perché mi sento amato? Sai perché sono geloso? etc).
9) Che rabbia!
Spesso (assurdamente) contestato da pedagogisti pronti a gettarsi tra le braccia dell’ultima moda, Che rabbia! è senza dubbio il testo per l’infanzia incentrato sulle emozioni più letto e amato degli ultimi anni, in virtù di un potere didascalico ignoto ad altre pubblicazioni.
Critiche a parte (ne ho parlato in altra sede, per la recensione completa del libro, clicca qui), Che rabbia! è infatti uno dei pochi libri a mostrare davvero il potere nefasto di emozioni troppo intense, basandosi su uno schema che si conclude con la definizione della rabbia attraverso gli effetti prodotti e che, proprio per questo, risulta particolarmente interessante agli occhi di un bambino.
Anziché perdersi nel cercare di spiegare ad un bambino ciò che la rabbia è, il testo di Mireille d’Allancé mostra al piccolo lettore ciò che la rabbia produce, portandolo a diretto contatto con un universo di giocattoli rotti e libri strappati che, agli occhi dei bimbi, appare alla stregua di una sacra profanazione.
Solo dopo aver osservato, attraverso il filtro della narrazione, ciò che l’incapacità di contenere e di dare diverso sfogo alle emozioni può fargli fare, il bambino comprende davvero la natura di quel torrente impetuoso che monta dentro di lui e percorre quella strada che conduce dal pentimento all’apprendimento.
Affinché un bambino desideri davvero imparare a relazionarsi con il suo universo emotivo, è opportuno che il piccolo osservi senza troppi filtri il potere potenzialmente distruttivo di quelle stesse emozioni, onde evitare di cadere in una spirale di incomprensioni che potrebbero portarlo a ripetere all’infinito gli stessi gesti e gli stessi errori.
Proprio per questa sua intrinseca capacità, Che rabbia! è (e resterà sempre) uno dei migliori libri per bambini sulle emozioni mai composti e un ipotetico punto di partenza dal quale prendere spunto per introdurre tematiche legate alla rabbia in modo più astratto e teorico.
Conclusioni sui libri per bambini sulle emozioni
Giungendo così alla fine di questa breve rassegna, mi sento di ribadire quanto la lettura di libri per bambini sulle emozioni non rappresenti solo uno snodo cruciale per la crescita del bimbo, ma spesso anche un valido aiuto a tutti quei genitori a disagio con l’emotività del piccolo o intimamente convinti che rabbia, malinconia, paura o tristezza rappresentino la manifestazione organica di chissà quali condizioni patologiche.
Le emozioni non sono una malattia, nemmeno quando sono molto intense, ma sono una semplice matassa da comprendere e da dipanare, prima di potersi finalmente specchiare nei propri simili e capire che quel misterioso fiume in piena attraversa l’anima di tutti quanti, siano essi grandi o piccini.