Last Updated on 24 Marzo 2022 by Maestra Sara
Un po’ come accade per le diciture “bio” e “senza glutine” che vengono ormai apposte sull’etichetta di ogni prodotto alimentare (spesso senza alcuna ragione al mondo), i libri pop up per bambini rappresentano una macro-categoria densa di insidie e, al contempo, un’attrattiva che può risultare ingannevole, se si commette l’errore di entrare in una libreria senza le idee chiare in testa.
Dato il successo del piccolo genere letterario e data l’attrattiva rappresentata dagli inserti di cartone agli occhi dei più piccoli, gli scaffali dedicati al mondo dell’infanzia abbondando ormai di opere definite dagli editori come “libri pop up per bambini”, molte delle quali non risultano tuttavia in linea con le aspettative dell’acquirente e non sono pienamente assimilabili allo spirito originario alla base dei pop up.
Proprio la confusione di fondo che regna nel mondo dei libri pop up e una sorta di tradimento operato ai danni della finalità didattiche da alcuni editori hanno infatti portato autorevoli riviste di settore a sostenere che i suddetti libri per l’infanzia rappresentano una sorta di Male assoluto, in quanto distraggono i piccoli lettori dalla trama e dal messaggio didascalico dell’opera, per via di tutte quelle finestrelle e di quegli inserti di cartone che portano i giovani lettori a scambiare libri per giocattoli e lucciole per lanterne.
Prima che corriate in libreria a comprare un libro pop up, con l’intento di distrarre per un po’ il pargolo con un nuovo giocattolo, o che, al contrario, mettiate delle metaforiche fette di salame sugli occhi del bimbo per impedirgli di vedere cotanta perdizione letteraria, occorre fare un attimo di chiarezza e distinguere quelle (numerose) opere in cui gli inserti pop up sono davvero funzionali all’apprendimento e alla stimolazione dell’intelletto, da tutti quei libri che rappresentano invece un semplice passatempo.
Cosa sono i libri pop up per bambini?
Prima di definire i pro e i contro dei libri pop up, occorre fare un piccolo passo indietro e chiarire la natura dei libri pop up per bambini e le finalità alla base della loro concezione originaria.
Se, in senso assoluto e generale, per libro pop up si intende una qualunque opera letteraria dedicata all’infanzia che si componga di inserti e parti mobili, è infatti la natura intrinseca dei suddetti pop up a definire la bontà dei libri in questione e il loro sapersi adattare alle esigenze di bambini più o meno piccoli.
L’universo dei libri pop up per bambini non nasce infatti con l’idea di distrarre i piccoli lettori dal trame e messaggi, ma con l’intenzione di fornire ai bimbi una sorta di supporto tattile, in grado di integrare e completare quanto già presente in ogni pagina.
Facendo un rapido esempio, un libro pop up dedicato al mondo degli animali può diventare un’opera ancora più esaustiva e attraente se le parti mobili e quelle tridimensionali sono volte a stimolare la curiosità del piccolo, fornendo un surplus di informazioni, mostrando gli animali in situazioni mutevoli o esplicandone le caratteristiche morfologiche mediante il ricorso alla tridimensionalità.
Al contrario, un libro pop up dedicato agli animali in cui gli inserti mobili si compongono di semplici finestrelle, sotto le quali il bambino troverà la rappresentazione delle bestiole, non aggiungerà né toglierà nulla al valore intrinseco del libro, impiegando la sezione pop up come mero strumento per attrarre i più piccoli (nulla di diabolico, intendiamoci).
Non tutti i libri pop up per bambini sono dunque uguali ed assimilabili tra loro, per cui (a mio avviso), appare alla stregua di un mero esercizio di retorica il volerli bollare in toto come giocattoli o addirittura come fonti di distrazione nel processo di apprendimento linguistico (vedi articolo del Telegraph nel quale mi sono imbattuta).
Libri pop up per bambini: pro e contro generali
Anche volendo prescindere dalla categorizzazione operata in precedenza e dalla distinzione che separa i “veri” libri 3d per bambini dai libri-giocattolo, resta comunque indubitabile il fatto che la categoria porti in dote una breve serie di pro e di contro generali, da tenere presenti in caso si decida di affacciarsi a questo universo letterario per la prima volta.
Sul piatto positivo della bilancia, in base alla mia esperienza, metterei l’indubitabile capacità che possiedono i libri pop di attrarre a loro anche i lettori più restii e più a digiuno di carta stampata, il loro potere esplicativo che trascende dalla bidimensionalità della singola pagina e la capacità di arricchire la narrazione con elementi nascosti che possono venire scoperti o mantenuti occulti a seconda delle esigenze del momento.
Rivolgendo per un attimo, invece, lo sguardo verso il lato oscuro dei pop up, oltre alla sopracitate (e secondo me non azzeccatissime) critiche tradizionali, aggiungerei l’estrema fragilità di molte opere, che necessitano di venire maneggiate con cura da mani esperte per non trasformarsi in una raccolta di coriandoli di carnevale alla seconda lettura.
Dato che mi è personalmente accaduto di assistere all’involontario scempio di libri pop up per bambini ai quali ero molto affezionata, raccomanderei per tanto di non lasciare mai bambini troppo piccoli in compagnia di questi simpatici libri, onde dover piangere successivamente sul pop up infranto.
Quali libri pop up per bambini scegliere?
Premesso che nemmeno i sopracitati libri pop up assimilabili ai giocattoli sono da buttar via o da mandare al rogo, in quanto possono tranquillamente venire impiegati per distrarre i bambini in età prelinguistica e per divertirli con qualcosa di diverso da tablet e tv, ci concentreremo in questa breve rassegna su quei libri pop up che nobilitano davvero la categoria e che meritano una sorta di riscatto morale, in virtù della loro natura didattica e pedagogica.
Prima di iniziare la mia apologia specifica dei libri pop up, ci tengo a sottolineare, anche qui, come la scelta di ogni singola opera sia legata a doppio filo (magari anch’esso dalle sembianze di pop up) con le finalità che ci spingono all’acquisto e con le potenzialità cognitive del bimbo.
Se la nostra idea è quella di comprare libri 3d per bambini con l’intento di insegnare qualcosa ai nostri figli in modo divertente e imprevisto, è opportuno dare uno sguardo al libro che ha catturato il nostro interesse, stabilire se l’opera è in linea con l’età dei nostri bimbi e se gli inserti pop up risultano ben strutturati e difficili da rompere.
Salvo rare eccezione, rappresentate da libri pop up talmente ben fatti da riuscire ad adattarsi alle esigenze di un pubblico eterogeneo variegato, cerchiamo di tenere dunque la bussola anagrafica ben puntata e di scegliere un’opera in grado di divertire i bambini, di appassionarli e di arricchirli a livello emotivo e conoscitivo.
I migliori libri pop up per bambini
Eccoci dunque giunti a deporre perplessità e micro-polemiche iniziali e ad addentrarci in una piccola selva di libri pop up per bambini, destinati a venire apprezzati da grandi e piccini e a non venire confusi nemmeno per un momento con dei giocattoli di cartone.
Tralasciando Il libro pop up degli animali (del quale ho parlato separatamente per la sua natura di archetipo di opera azzeccatissima), partiamo con una breve lista di testi da possedere e sfogliare in un’ipotetica piccola biblioteca del sapere.
1) Occhio allo spazio
Dedicato ad un pubblico di bambini un po’ grandicelli e a piccoli astronomi in erba, Occhio allo Spazio rappresenta sicuramente uno dei capolavori di settore ed uno dei libri pop up in grado di mettere a tacere critiche e perplessità espresse da riviste e studiosi.
Parte di una collana più ampia, edita da Abra Cadabra, Occhio allo Spazio rappresenta infatti un’ottima chiave d’accesso ai misteri dell’Universo e un’esaudiente risposta a tutte quelle domande che i bambini iniziano a porsi quando cominciano a sospettare che la Terra abbia una natura piatta, che il Sole sia incollato nel cielo da mani invisibili e che le Stelle altro non siano che piccoli lumini per rendere meno oscura la notte.
Realizzato da Peter Bond e Andy Mansfield, illustrato da K.Thompson e tradotto da F.Magrin, Occhio allo spazio è infatti una stupenda enciclopedia tematica che si compone di numerose sezioni, di inserti tridimensionali e di pop up mobili in cui tutto tende verso un incredibile viaggio negli abissi siderali.
A partire dalla rappresentazione 3D di stelle e supernove, passando per il ciclo delle fasi lunari (realizzato in mondo interattivo), fino all’autentica natura del pianeta Terra e del suo astro di riferimento, Occhio allo Spazio offre al bambino una spiegazione dettagliata e rigorosamente visiva riguardo al funzionamento del nostro Universo, riuscendo a trattare le sotto-tematiche come capitoli a sé, senza mai perdere l’unità del tutto.
Composto da parti mobili e inserti di cartone perfettamente compenetrati all’interno delle singole tavole (e proprio per questo decisamente resistenti), Occhio allo Spazio offre differenti chiavi di lettura a secondo dell’età del lettore, anche se il mio consiglio è quello di non tentare un approccio troppo prematuro e di iniziare la lettura dell’opera tra il quarto e il quinto anno del bimbo.
A differenza di numerosi libri “di scopo”, Occhio allo Spazio possiede comunque il pregio di risultare una sorta di evergreen a qualunque età e di poter venire consultato senza problemi anche da un bambino di dieci o undici anni.
- Bond, Peter (Author)
2) Oceano
Opera adatta ad un pubblico di bambini di età inferiore al precedente, Oceano rappresenta l’ultima fatica del meraviglioso duo Anouck Boisrobert e Louis Rigaud, assurti agli onori planetari grazie all’opera “”Nella foresta del bradipo”, ormai divenuta un classico tra i libri pop up per bambini.
Libro dalle marcate valenze artistiche, oltre che pedagogiche, Oceano è un albo finalmente illustrato, in grado di incantare e togliere il respiro ai piccoli lettori (in senso metaforico, qui la sids per fortuna non c’entra) grazie alla capacità di rappresentare un lungo viaggio acquatico in modo diretto e sublime.
Composto da una parte tridimensionale immediatamente visibile e da una occulta, il libro si divide infatti in sezioni a tema marino che rappresentano in modo alternativo la porzione emersa, la porzione sommersa o entrambe, a seconda di come si decide di tirare e posizionare i pop up.
Per intenderci, ogni coppia di pagine può avere una natura piana o una (duplice) natura tridimensionale a seconda di come la si posiziona: in una specifica sezione appare, ad esempio, un peschereccio che, una volta tirato, solleva e divide la pagina in due, andando a rivelare le meraviglie del mondo oceanico sommerso, anch’esse in 3D.
Molto più agevole da leggere che da spiegare, Oceano è corredato inoltre da esaustive didascalie che svelano ai piccoli lettori le differenti nature degli ambienti marini, solo inizialmente percepiti come una sorta di unicum aspecifico da coloro che hanno poca dimestichezza con il mare e con i suoi variopinti abitanti.
- Boisrobert, Anouck (Author)
3) C’era una volta…
C’era una volta….è un’opera realizzata ed illustrata da Benjamin Lacombe e solo per questo varrebbe la pena comprarla e sfogliarla fino a sviluppare una serie di calli e duroni sulle dita da fare impallidire un imbianchino (se non si fosse capito, sono una fan sfegatata dell’illustratore in questione).
Preferenze personali a parte, C’era una volta…è un’opera un po’ atipica nel panorama dei libri pop up per bambini, in quanto silent book e in quanto priva di finalità pedagogiche differenti da quelle connesse con il piacere di raccontare una storia per immagini ai nostri figli.
C’era una volta… è infatti una meravigliosa raccolta immagini tridimensionali tratte da fiabe per bambini che presuppone già la conoscenza delle singole trame e che limita la sua funzione allo sviluppo di quel senso di meraviglia che solo le opere d’arte riescono a destare fino in fondo.
Partendo da Alice nel paese delle meraviglie fino a Cappuccetto Rosso, gli inserti pop up non sono qui funzionali ad ampliare la narrazione, a rivelare insegnamenti nascosti o a fornire delucidazioni di tipo morfologico, ma semplicemente a suscitare stupore ed estatico rapimento in coloro che guardano.
Deviazione necessaria dal percorso che avevamo deciso di intraprendere nell’universo dei libri pop up per bambini, C’era una volta…è un’opera adatta ad un pubblico di età compresa tra i 6 mesi e i 102 anni (il limite è dovuto all’inevitabile calo di vista connesso con il compimento del secolo), e il mio consiglio è quello di centellinarne la lettura ai bimbi, con l’intento di usare l’opera come supporto visivo per le fiabe che andrete a narrare loro di volta in volta.
- Lacombe, Benjamin (Author)
4) Il libro pop up dei perché
Dopo aver trattato (come premesso e promesso) in sede separata Il grande libro pop up degli animali, non posso che suggerire anche Il libro pop up dei perché; altra fatica enciclopedica realizzata da quei geni di Editoriale Scienza.
Al pari della variante animalesca, anche Il libro pop up dei perché rappresenta una sorta di piccola dispensa universale del sapere, in cui gli inserti di cartone sono ricchissimi, vari e lontani anni luce dallo status di giocattolo o di semplice orpello estetico.
Ricco di sezioni illustrative, curiosità, finestrelle e aree 3D, il libro si propone di rispondere in modo chiaro e mai banale a quella serie di infiniti “perché?” che iniziano a diventare una costante esistenziale in prossimità del quarto anno di età e che trovano spesso i genitori impreparati sulle risposte esatte da dare.
Partendo dalla conformazione del corpo umano, fino ad arrivare alle basilari norme di educazione civica, Il libro pop up dei perché ha un’impostazione più generalista e meno specifica del suo “cuginetto” dedicato agli animali, andando a toccare una pluralità di argomenti in superficie, senza tuttavia mai risultare banale nemmeno per un istante.
Dedicato a tutti quei genitori che si trovano sommersi in un oceano di perché e percome e hanno smarrito la via per risalire a galla, Il libro pop up dei perché è una stupenda opera dalle diverse letture, ideale tanto per i bambini in età prescolare, tanto per coloro che, una volta cresciuti desiderano approfondire gli argomenti trattati e impiegare il libro in chiave propedeutica per una serie di piccoli studi specifici.
- A partire dai 4 anni
- Il primo libro “animato” che risponde a tutte le domande dei bambini
- Risposte semplici a tantissimi “perché?”, da scoprire giocando con le parti mobili pop-up
- Un giro del mondo interattivo di 44 pagine, utile e divertente
- Baussier, Sylvie (Author)
5) Il corpo umano. Libri animati.
Dopo il generale libro dei perché, eccoci dunque giunti ad una tappa quasi obbligata, rappresentata da una bellissima opera che tratta nel dettaglio una delle questioni che stanno a cuore (qui, in senso metaforico) a tutti i bambini del mondo.
Se anche voi vi trovate alle prese con un pargolo che asserisce fermente di provare dolore allo stomaco indicando la gola o che lamenta lancinanti dolori al ginocchio tenendosi stretto un gomito, questo libro fa al caso vostro.
Partendo dall’abc dell’anatomia (ma forse anche un po’ prima), fino a trattare funzioni vitali un po’ più complesse, Il corpo umano passa in rassegna tutto quanto concerne l’essere umano e il suo funzionamento, illustrando nel dettaglio la natura di ossa e muscoli, le varie tappe del ciclo digerente, il funzionamento del cervello, quello degli occhi e di tutto quanto risulta collocato all’interno del nostro corpo.
Anche qui, pop up e finestrelle non sono affatto fronzoli orientati a subdole operazioni di marketing, ma validi strumenti che aiutano i piccoli lettori a comprendere la differenza tra interno ed esterno e a spiegare loro come la maggior parte delle funzioni vitali vengano svolte da organi e ghiandole a loro invisibili, ma non per questo meno reali.
Ricchissimo di immagini e didascalie esplicative, Il corpo umano si compone di oltre 100 linguette da tirare e sollevare (come annuncia in pompa magna la scritta in copertina) ed è sicuramente uno dei migliori libri pop per bambini presenti sul mercato, in virtù della sua capacità di rendere semplice quanto sembra difficile e, in parte, lo è davvero.
6) Impara con Pina. Libro pop up
Concludiamo questa rassegna (ma ci torneremo, prima o poi), con un libro dedicato esplicitamente alla primissima infanzia, un po’ perché oggi abbiamo trascurato i giovanissimi lettori e un po’ per sfatare l’assunto iniziale che prevedeva i libri pop up per bambini molto piccoli alla stregua di giocattoli da rompere e masticare.
Anche se a primo acchito lo può sembrare, Impara con Pina non è infatti un giocattolo o un orpello colorato, ma un simpatico libricino da leggere sotto la supervisione di mamma e papà che può davvero risultare utilissimo nel fissare una serie di concetti base nella mente dei più piccoli.
Incentrato sulle vicende della popolare Pina, che qui svolge quasi un ruolo da Anfitrione, il libro consente di semplificare l’apprendimento di quei concetti legati a colori, forme e numeri che possono risultare problematici in assenza di un referente visivo e che vengono qui invece illustrati con disarmante chiarezza e semplicità.
Nel suo breve viaggio in compagnia di un pulcino, Pina si trova infatti alla prese con una piccola serie di scoperte da compiere, grazie agli inserti pop up, e di avventure conoscitive agevolate (e non complicate!) dalla presenza di strumenti in grado di solleticare l’interattività dei più piccoli.
Dedicato a bambini dai 2 ai 4 anni, Impara con Pina è un semplicissimo esempio di quanto anche i libri pop up più elementari possano svolgere un ruolo di rilievo nel lungo percorso che porta i pargoli ad apprendere e fissare in mente quei concetti cardine su cui ruota il loro universo conoscitivo.
- Cousins, Lucy (Author)
Libri pop up per bambini: la mia conclusione
La rapida carrellata di libri che ho voluto offrirvi è stata ideata con l’intento di mostrare come, anche nel caso della prima infanzia, non esistano generi letterari di “serie b”, ma opere il cui unico discrimine è rappresentato dall’essere fatte con cura e con tutti i crismi del caso.
A dispetto della recente demonizzazione e dell’abuso di una dicitura non sempre coerente, i libri pop up per bambini rappresentano, se impiegati correttamente, un valido supporto conoscitivo ed un modo per avvicinare i piccoli alla lettura e alla scoperta.
Il mio consiglio dunque quello di non escludere dalla vostra piccola biblioteca privata opere di indubbio valore solo perché temete che i pop up possano distrarre i vostri figli, ma di orientarvi all’interno di un mercato già saturo con la stessa consapevolezza di chi sa, in cuor suo, che il salame non può contenere glutine o essere realmente bio.