Nei Guai, un divertente viaggio nella mente del bambino

Nei guai

Last Updated on 17 Maggio 2018 by Maestra Sara

Avete presente quella volta in cui vi siete sporcate di olio la camicia nuova e (prese dalla foga) avete provato a pulire la macchia con dell’acqua, ad asciugare l’acqua con un tovagliolo, a tamponare il tutto con il borotalco, ad accendere il phon per farlo seccare e alla fine siete corse in lavanderia in reggiseno, lasciando la casa sporca di borotalco, il phon acceso e l’acqua aperta? Bene, Nei Guai fa proprio al caso vostro!

Ormai celeberrimo e praticamente imprescindibile, Nei Guai è una divertente parabola su come i bambini si focalizzino su un unico elemento di attrazione alla volta e su come si facciano prendere dall’ansia più assoluta per risolvere un problema temporaneo, innescando una catena infinita di errori e dimenticanze.

Nei guai libroForse tra i libri per l’infanzia più divertenti che io abbia mai letto, l’opera di Oliver Jeffers prende il via da un banale e comune incidente per innescare una grottesca escalation di soluzioni improvvisate e di nuovi problemi, destinata a concludersi, inutile dirlo, con la risoluzione della problematica iniziale e con il totale oblio delle problematiche accessorie.

Premesso che, a mio avviso, il titolo italiano è fuorviante per comprendere davvero quello che l’autore vuole dirci (nella versione originale si intitola “Stuck”, bloccato o incastrato), Nei Guai impiega infatti i suddetti guai generati dal bambino protagonista per offrire un valido ritratto della psiche infantile e del modo in cui si sviluppano le idee nella testolina dei più piccoli, spesso “bloccata” su un unico argomento e immersa in una sorta di “bolla creativa” (avete presente il dottor Sheldon Cooper di The Big Bang Theory?).

 

Nei Guai, l’odissea dell’aquilone perduto

In un generico pomeriggio estivo, un bambino di nome Leo sta felicemente giocando in cortile, fino al momento in cui il suo aquilone rimane incastrato nei rami di un albero, interrompendo la sessione ludica e spingendo il giovane protagonista in direzione della ricerca di una soluzione valida al problema.

Nei Guai Aquilone

Dato che tirare la corda dell’aquilone, come logica imporrebbe, si rivela presto un’operazione vana, Leo decide infatti di provare a colpire il suo giocattolo con una scarpa, andando a peggiorare la situazione iniziale, dato che anche la scarpa rimane bloccata sull’albero.

Come spesso accade ai bambini, Leo si dimentica ben presto del suo aquilone, ritenendo la perdita della scarpa alla stregua di un problema più grave, e prova a quindi a lanciare la seconda scarpa in direzione della prima, con la speranza di vederle precipitare entrambe dai rami dell’albero.

Inutile dire che anche la seconda scarpa rimane impigliata ai rami dell’albero e che Leo, alle prese con un problema ormai fuori controllo, tenta di lanciare sull’albero il suo gatto, basandosi sulla presunta capacità dei felini di arrampicarsi e di scendere dai fusti.

A questo punto, Nei Guai introduce un primo elemento di ipotetica svolta, dato che Leo va a prendere una scala e che il lettore crede, per qualche istante, che il bambino abbia finalmente ponderato la situazione e abbia deciso di votarsi in direzione della soluzione più logica.

Nei guai scala

Con grande stupore di chi legge (e del povero gatto), Leo decide, anziché salirci, di gettare anche la scala (prestata da un vicino e dunque molto importante) in direzione dell’albero, provocando il medesimo effetto e assistendo impassibile alla nuova collezione di oggetti bloccata sull’albero.

Piano piano, Nei Guai assume una connotazione sempre più surreale, con Leo intento a scagliare verso l’albero (nell’ordine): un barattolo di vernice per far cadere la scala del vicino; un’anatra per liberare il

secchio di vernice; una sedia per liberare l’anatra; la bicicletta di un amico per liberare la sedia e così via, fino al punto di giungere a lanciare sull’albero persone, macchine, scimmie, case e addirittura balene.

Libro nei guai per bambiniQuando l’albero si è ormai trasformato in una sorta di microcosmo popolato da ogni bizzarria, Nei Guai tenta di introdurre l’elemento legato all’aiuto esterno, facendo sopraggiungere i pompieri, volenterosi di sbloccare la situazione e di riportare il tutto alla normalità.

Nella sua foga, Leo inizia tuttavia a lanciare anche i vigili del fuoco sull’albero, non percependo la natura reale dell’aiuto offerto e dando vita ad un nuova problematica sempre più impellente.

A questo punto, Leo si ferma a riflettere sul da farsi e, per la prima volta, cerca di farsi guidare dalla razionalità e da una serie di nessi causali, tornando in seguito provvisto di una sega.

Anziché tagliare il tronco dell’albero, Leo scaglia la sega sull’albero, andando tuttavia, in modo del tutto accidentale, a provocare la discesa dell’aquilone che aveva scatenato la lunga sequenza di lanci.

Una volta tornato in possesso del suo aquilone, Leo torna ad essere felice e spensierato, giocando fino a sera e coricandosi con la flebile idea di aver dimenticato qualcosa.

 

Nei Guai, un valido ritratto della mente infantile

Oltre che estremamente spassoso, Nei Guai riesce davvero ad offrire un valido ritratto di come i bambini vedono il mondo e del loro approccio alla risoluzione dei problemi.

Pur trovandosi ovviamente dotati di una componente razionale, i bambini tendono infatti ad impiegare le loro conoscenze in modo istintivo, quasi compulsivo, e ad agire d’istinto perdendo di vista il quadro di insieme.

Quando un bambino si fissa su un unico argomento, quell’argometo diventa infatti centrale nella sua mente fino al punto di spingerlo all’azione ed accade così, che i proverbiali “disastri” combinati in casa non siano altro che l’esito di un pensiero privo di un quadro di insieme lineare e coerente.

Libro per bambini "Nei Guai"Quando subentra cioè la componente istintiva, il bambino è portato a confondere il dettaglio con il tutto e a pensare che la risoluzione di quel medesimo dettaglio porterà immediato sollievo di fronte all’angoscia prodotta dalla disarmonia.

Tutto ciò accade perché i bambini piccoli non sono ancora provvisti di quella componente razionale legata all’intelligenza strategica e alla progettualità e perché la loro componente razionale si esplica nella concatenazione di un nesso causale alla volta.

Il bambino che ha macchiato il divano non riesce generalmente a vedere oltre al logico nesso “ho fatto un danno-verrò punito” e tenta spesso di nascondere il problema o di trovare soluzioni peggiori del danno stesso, perché la sua scarsa componente strategica gli impedisce di comprendere come non si trovi davvero in grado di risolvere il problema e come correre ad avvertire la mamma possa essere la soluzione migliore, in un’economia globale di azioni e conseguenze.

Anche l’incapacità, da parte di Leo, di comprendere la natura degli strumenti che utilizza e dell’aiuto dei pompieri denotano in modo marcato come la sua mente di sia ormai bloccata su uno schema di cause ed effetti statico e ripetitivo, che prevede un’unica soluzione possibile (lanciare cose) al danno cagionato.

Stupenda parabola sulla mente dei bambini, Nei Guai è un libro da leggere tutto d’un fiato con i bambini, per farli sorridere di fronte ai loro maldestri tentativi di “aggiustare le cose” e per rievocare in noi le peripezie che abbiamo vissuto quella volta in cui l’olio ha macchiato la nostra camicia nuova, facendoci tornare bambini a nostra volta.

Nei guai. Ediz. illustrata
  • Jeffers, Oliver (Author)

Lascia un commento