Nicoletta Costa, alla scoperta della “regina dell’infanzia”

Nicoletta Costa

Last Updated on 23 Maggio 2022 by Maestra Sara

Data l’assoluta centralità della produzione letteraria di Nicoletta Costa e il ruolo che l’autrice triestina ricopre nel processo che conduce alla creazione di un immaginario collettivo infantile, ho deciso di dedicare alla geniale portabandiera italiana una minuscola monografia, nel corso della quale tenterò di definire lo stile e le peculiarità dell’autrice, andando a fornire una breve lista di testi considerati archetipici rispetto alla sua produzione.

Ben lungi dal voler racchiudere in un post l’infinito universo semantico e iconografico tracciato da Nicoletta Costa, cercherò cioè di fornire una rapida guida per tutti coloro che desiderano approcciarsi o approfondire la conoscenza dell’autrice-illustratrice, dividendo la sua opera per macro-filoni e fornendo qualche esempio in grado di palesare le intenzioni dell’autrice riguardo ad un movente didattico ben preciso.

 

Nicoletta Costa e il suo stile inconfondibile

Nicoletta Costa è senza dubbio la regina assoluta dei bambini piccoli e l’unica autrice al mondo in grado di creare una serie di icone che parlano direttamente cuore dei bambini di età inferiore o uguale ai cinque anni.


Nessun autore e illustratore al mondo è infatti mai riuscito a specializzarsi sul versante legato alla primissima infanzia in modo così marcato, senza mai scadere nel banale o nella retorica fine a se stessa.
Per quanto, agli occhi di un adulto, le opere e i personaggi ideati da Nicoletta Costa possano sembrare semplicissimi e quasi stilizzati, i libri dell’autrice rappresentano in realtà il culmine di un percorso di astrazione rivolto a distillare la componente emotiva legata alla primissima infanzia.

nicoletta costaNicoletta Costa coglie infatti alla perfezione l’essenza intima di un universo interamente proteso alla tenerezza e al senso di protezione, per ricrearlo e trasferirlo in libri che si pongono quasi alla stregua di coccole cartacee, in grado di rasserenare e guidare l’animo di quei bimbi che si trovano spesso disorientati, in virtù della loro intrinseca fragilità.

Nata a Trieste nel 1953, Nicoletta Costa manifesta una spiccata sensibilità verso la prima infanzia quando è ella stessa quasi ancora una bambina, realizzando la sua prima storia illustrata (“Il pesciolino piccolo”) all’età di 12 anni e gettando le basi per una carriera lunghissima e densa di successi.

Anche a fronte della laurea conseguita in architettura e di un percorso professionale che la voleva alle prese con progetti e schemi urbanistici, Nicoletta non smette mai di inseguire la sua autentica vocazione e decide di “mollare tutto” per seguire le prime orme apposte da bambina sulla sabbia della letteratura per l’infanzia.

nicoletta costa nuvola olga

Col senno di poi, l’azzardo professionale della grande autrice triestina si è rivelato alla stregua di una scommessa vinta, data l’infinita mole del suo lavoro e un successo di pubblico in grado di spingersi ben oltre i patri confini.
Le icone create da Nicoletta Costa nel corso degli anni hanno infatti ormai acquisito una valenza tanto simbolica e archetipica che risulta davvero difficile imbattersi in un bambino che non sia in grado di riconoscere “Giulio Coniglio” o la “Nuvola Olga” dopo una prima rapida occhiata.

Come premesso, la grande maestria di Nicoletta Costa risiede proprio in uno stile illustrativo personalissimo che semplifica e assolutizza la componente figurativa, senza mai banalizzarla.

I personaggi che compongono la variopinta galleria ideata da Nicoletta Costa sono semplici, composti da pochi tratti e presentano componenti anatomiche palesemente stilizzate, secondo uno schema che prevede la semplificazione non come un mezzo per svuotare la figura del suo significato reale, ma come culmine di un percorso interamente votato alla scoperta della dimensione emotiva.


Giulio Coniglio, ad esempio, viene rappresentato in modo molto semplice non perché Nicoletta Costa fatichi a rappresentare un simpatico roditore provvisto di attributi anatomici completi, ma perché i pochi tratti impiegati consentono all’artista di rendere il suo personaggio “vivo” ad un livello emotivo assolutamente tenero.


Il ricorso a poche caratteristiche fisiche, permette a Nicoletta Costa di giocare alla perfezione con le rimanenti e di rendere il suo personaggio fortemente orientato verso la sua dimensione emotiva: leggendo un albo illustrato, anche un bambino piccolissimo percepisce subito la felicità, la stanchezza o il dubbio sul volto di Giulio, proprio perché i suoi pochi tratti consentono di distillarne la sfera interiore e di sublimarla.

nicoletta costa giulio coniglio


I coniglietti o le nuvole che popolano l’universo immaginario della Costa risultano delle palesi semplificazioni dei loro corrispettivi reali, ma, al tempo stesso, riescono ad acquisire caratteristiche visive che li rendono quasi animati, a dispetto dei pochi tratti che compongono la loro sagoma.


Tutto questo fa sì che il bambino venga pervaso da un senso di tenerezza infinita nel momento stesso in cui si accosta a figure dal fortissimo potere evocativo, reso possibile proprio a partire da una sorta di stilizzazione consapevole.

 

Nicoletta Costa e il suo universo iconico

A livello di trame e narrazioni, le storie ideate da Nicoletta Costa (autrice di molti dei suoi libri) riproducono un quadro rassicurante e quasi intimo in cui il protagonista rappresenta il tramite tra il bambino e una sorta di universo incantato, dove tutto rimanda al calore materno e al senso di protezione che trasmettono le mura domestiche.

Indipendentemente dall’ambientazione delle specifiche vicende, tutto l’universo iconografico di Nicoletta Costa parla infatti di “casa”, nel senso più metaforico ed emotivo del termine, perché i mondi in cui si svolgono le vicende sono intrecciati in una serie di relazioni e rimandi che fanno sentire il bambino come se fosse al calduccio nel suo letto, con mamma e papà che vegliano su di lui.

nicoletta costa stile
Molto variegate, le narrazioni ideate da Nicoletta Costa si adattano a scopi e finalità mutevoli e non è qui possibile vagliare nel dettaglio lo specifico movente che dà origine ad ognuno degli albi illustrati.

Esiste infatti un’intera collana dedicata al susseguirsi delle stagioni, in cui La Nuvola Olga svolge la funzione di Cicerone nello spiegare ai bambini quali meccanismi fisici e climatici caratterizzano l’autunno, piuttosto che la primavera: ci sono varie avventure che pongono invece l’accento sul rapporto di amicizia tra due individui (“La Nuvola Olga e il temporale”) ed esistono libri che celano, sotto le spoglie di una breve narrazione, finalità didattiche più marcate, come il sopracitato “Giulio Coniglio fa la nanna” che è un semplicissimo libretto volto a favorire l’addormentamento del bambino e a fargli comprendere l’importanza del riposo.

Data la loro valenza universale, i personaggi creati da Nicoletta Costa si adattano cioè alla perfezione ad una pluralità di scopi e trame pressoché infiniti, senza mai rimanere vincolati nei confini di una singola vicenda, come invece accade per tutti quei protagonisti che vengono concepiti in previsione di una funzione didattica o ludica totalizzante.

Attingo per un attimo dal mondo dei cartoni animati, nel tentativo di chiarire meglio il concetto; i Super Pigiamini, ad esempio, sono dei bambini dotati di particolari abilità, la cui funzione nasce e si esaurisce nella lotta al crimine notturno.

nicoletta costa libri per bambini
A nessuno verrebbe mai in mente di comporre un albo illustrato dal titolo “Gatto-boy ti insegna a lavare i denti” o “Facciamo un riposino con Gufetta”, perché i Pigiamini sono vincolati in modo esclusivo, come i supereroi, alla loro funzione e alla tipologia di vicenda narrata, al di là della quale risulterebbero poco credibili o addirittura ridicoli.

Per la Nuvola Olga o Giulio Coniglio, il discorso è totalmente diverso: i due personaggi di Nicoletta Costa esistono in virtù delle loro caratteristiche emotive ed estetiche e, in quanto tali, possono permeare mondi estranei alla loro primaria concezione e venire impiegati come veicoli per tramandare messaggi di varia natura.

Proprio in base ad una duttilità di fondo che li contraddistingue, i personaggi di Nicoletta Costa sono presenti in libri differentissimi tra loro e adatti ad esigenze didattiche e conoscitive completamente avulse l’una dall’altra.

Limitare l’opera di Nicoletta Costa alle sue figure più note e iconiche sarebbe comunque riduttivo (anche se l’associazione mentale è quasi immediata), dato che la geniale autrice e illustratrice triestina è uscita spesso dal selciato dei suoi personaggi archetipici per cimentarsi con altre opere, egualmente d’impatto ed egualmente riuscite.

A fianco delle infinite saghe letterarie de “La Nuvola Olga” e di “Giulio Coniglio”, Nicoletta Costa ha composto numerosi altri libri per bambini, dando vita a nuove avventure e a nuove storie altrettanto affascinanti, seppur non in forma seriale.

Nel corso di una galleria quasi infinita, risulta quasi impossibile non citare il breve ciclo di storie dedicate all’inizio della scuola primaria (“Aiuto, la mensa! Tutti a scuola!; “Io però voglio la mamma. Tutti a scuola!” e “Benvenuti in classe! Tutti a scuola!”) nel corso del quale Nicoletta Costa ha deposto magistralmente i suoi archetipi legati alla primissima infanzia per cimentarsi con brevi vicende didascaliche dedicate a bambini più grandicelli.

nicoletta costa illustrazioni
Le opere dedicate dalla Costa al mondo della scuola riescono perfettamente a produrre una sorta di piccolo incantesimo, in grado di fungere da supporto a tutti quei bambini che si trovano alle prese con problemi di diversa natura e che riconoscono in uno stile pittorico ormai familiare una sorta di collante con il senso di protezione provato durante le prime fasi della crescita.

Menzione speciale meritano inoltre le opere dedicate da Nicoletta Costa al mondo di Gianni Rodari che hanno visto l’illustratrice triestina alle prese con un universo fiabesco da trasfigurare e riprodurre per immagini.

Se Gianni Rodari rappresenta senza ombra di dubbio lo scrittore in grado di descrivere al meglio, sotto forma di fiaba, l’immaginario di un bambino alle prese con i primi anni delle elementari e con la lettura in autonomia, Nicoletta Costa ha saputo entrare in questo mondo fatato in punta di piedi, dando un nuovo senso alle favole di Rodari, senza sminuirne la valenza immaginifica.

Nonostante le numerose favole di Gianni Rodari siano state ideate e concepite in totale assenza di immagini e figure, di modo da far leva su una fantasia ormai tanto marcata da poter rappresentare mentalmente quanto letto, Nicoletta Costa riesce ad operarne una rilettura per immagini senza che le illustrazioni sminuiscano minimamente la valenza del racconto o risultino fuorvianti.

Tutto questo perché, al pari di pochi altri maestri della letteratura per l’infanzia, in Nicoletta Costa la figura dell’autrice e quella dell’illustratrice convivono in modo talmente armonico da potersi separare, per poi riabbracciarsi a piacere, a seconda delle necessità.

costa rodari

A differenza di altri autori, in cui la componente legata all’illustrazione è quasi un corollario o un’emanazione della storia partorita, Nicoletta Costa è un’autrice superba, un’illustratrice eccellente ed una figura professionale in grado di scindere le due componenti senza troppi problemi.

Se Nicoletta Costa deve illustrare, cioè, una storia scritta da altri, riesce a cogliere l’essenza della vicenda esattamente come accadrebbe per una storia ideata da lei stessa, il che la rende estremamente versatile ed in grado di reinventarsi in base a quello che le contingenze impongono.

Alcune opere imprescindibili di Nicoletta Costa

 

Come premesso (e promesso), passerò ora in rassegna una breve carrellata di testi composti da Nicoletta Costa, suddivise per tipologia, tematica trattata e fascia anagrafica, di modo da fornire un quadro più ampio sulla produzione dell’autrice.

 

1.Giulio Coniglio, storie di rabbia e dolcezza

giulio coniglio rabbiaRassegna antologica incentrata sul tema delle emozioni infantili, Giulio Coniglio, storie di rabbia e dolcezza è una raccolta che propone una serie di storie illustrate finalizzate alla corretta incanalazione della rabbia lungo l’alveo dei sentimenti “innocui” e che si rivolge, dunque, a quei lettori di tre anni o poco più che si trovano ancora attoniti di fronte alle loro eruzioni colleriche.

Accompagnato da alcuni simpatici strumenti ludico-didattici, come il “barattolo della calma”,  la raccolta trova il suo punto di forza nel presentare al bambino una galleria di esempi pratici tratti dalla sua quotidianità e di riuscire così ad “incarnare” il suo universo emotivo in altrettante manifestazioni pratiche, utili a fornire una sorta di metaforico volto a quel complesso di sensazioni che si agita al suo interno.

Impiegando l’amatissimo Giulio Coniglio in qualità di Cicerone, Nicoletta Costa riesce così a far leva anche su giovani menti, ancora poco avvezze ai processi identificativi “forti”, in ordine di veicolare il suo messaggio morale e didattico in modo semplice e agevole.

Le quattro storie trattate riprendono sostanzialmente un medesimo schema emotivo, passando dalla rottura di un equilibrio alla sua ricomposizione finale, utile a porre l’accento su quel lieto fine che mostra l’eruzione della rabbia e le crisi di pianto alla stregua di un elemento parziale, agevolmente superabile dalla ritrovata quiete e dal recupero di quell’equilibrio impossibile da scalfire a livello intimo.

Davvero semplice e di facile lettura (le quattro storie si leggono davvero in poco tempo!), Giulio Coniglio, storie di rabbia e dolcezza rappresenta senza dubbio una delle opere più azzeccate di Nicoletta Costa e un valido movente per iniziare a cimentarsi con la produzione dell’autrice triestina, magari sulla base di quella specifica contingenza che scaturisce proprio dalle prime eruzioni colleriche dei nostri figli e dalla loro incapacità di far fronte a quella marea che monta con tanto impeto.

 

 

2.Giulio Coniglio storie di paura e di coraggio

giulio coniglio pauraGiusto per restare in tema di icone assolute e di gestione di sentimenti, Giulio Coniglio storie di paura e di coraggio rappresenta il perfetto contraltare e il completamento dell’opera appena trattata, riproponendone la struttura, ma focalizzando il suo messaggio morale e didattico sulla gestione della paura.

Al pari della rabbia, la paura rappresenta l’altra grande sfida emotiva che si staglia davanti all’orizzonte dei bambini di tre anni e poco più; ora realmente consapevoli di tutte quelle minacce (reali e simulate) che si stagliano nella loro mente fino a riuscire a prendere il sopravvento sulla loro, ancora troppo acerba, componente razionale.

Incentrato su tre storie diversissime tra loro in merito a trama e ad ambientazione (la prima è sicuramente la migliore), Giulio Coniglio storie di paura e di coraggio propone al piccolo lettore alcune vicende in cui il coraggio rappresenta l’unico strumento per uscire da un’impasse mentale generata a partire dalla paura.

Introducendo in veste molto dolce ed edulcorata gli archetipi legati alle paure infantili (buio, boschi, ignoto), Nicoletta Costa riesce qui a dar vita a tre vicende “notturne”, assolutamente distanti dalle sue atmosfere classiche, ma egualmente in grado di trasmettere quel senso di protezione e calore che guida la lettura nella sua totalità, facendo apparire il terrore come qualcosa di assolutamente inconsistente e simulato.

 

3.La Nuvola Olga e la luna ballerina

nuvola olga lunaLibro dalla duplice valenza letteraria, La Nuvola Olga e la luna ballerina è una piccola fiaba che si adatta tanto alle esigenze di quei bambini che hanno appena imparato a leggere e che vogliono ora cimentarsi con le prime storie in autonomia, quanto a tutti quei bambini piccolissimi che desiderano sentirsi raccontata una vicenda molto semplice e chiara.

Semplicissima storia che vede l’immancabile Nuvola Olga e una bambina di nome Lucia alle prese con un viaggio nel cielo, con ovvia destinazione lunare, La nuvola Olga e la luna ballerina consta infatti di un numero di parole e di scelte lessicali davvero esigui; il che rende il libricino perfetto tanto per le prime letture in solitaria, quanto per essere trasformato in una delle prime fiabe della buonanotte rivolte ad un pubblico composto da bimbi di 2 anni o poco più.

A sottolineare la valenza e gli obiettivi dell’opera; Nicoletta Costa sceglie qui di impiegare uno stile come non mai rassicurante, fondato su scelte grafiche e pittoriche che rimandano immediatamente alla protezione e all’addormentamento, trovandosi la storia ad essere popolata da elementi iconografici (gattini, pigiami, coperte) assolutamente rilassanti e in grado di infondere calma nei bambini ancor prima che la trama si sia palesata o che sia stata compresa a fondo.

Non fatevi dunque ingannare dalla consueta dicitura, apposta sulla controcopertina, che recita “dai sei anni”: il libro è estremamente versatile e adatto a scopi differenti, che variano in relazione all’età anagrafica del lettore o dell’uditore.

 

4.Le più belle storie di Teodora

strega teodoraUsciamo per un attimo dal ridente mondo della Nuvola Olga e di Giulio Coniglio, autentiche icone dalle infinite sfaccettature, per conoscere un altro dei meravigliosi personaggi “seriali” creato da Nicoletta Costa, anche se meno noto rispetto ai suoi due omologhi “maggiori”.

Teodora è una simpatica streghetta che vive in una torre in compagnia di tre gatti, un draghetto e un pappagallo e che tenta disperatamente di dar sfogo alle sue arti magiche, non riuscendo quasi mai a raggiungere gli obiettivi preposti, senza che la cosa le faccia perdere, tra l’altro, la fiducia in se stessa e nelle sue abilità di strega.

Le più belle storie di Teodora è una piccola e molto curata antologia che raccoglie le vicende più bizzarre e divertenti della strega nasona, svolgendo la funzione di avvicinare i piccoli lettori ad un mondo iconografico ancora ignoto, oppure di fungere da valido supporto per tutti coloro che adorano la streghetta e che vorrebbero cimentarsi con una breve maratona letteraria.

Ricche di nonsense, gag e situazioni davvero esilaranti, le sette avventure di Teodora racchiuse in questo volume sono scritte, come di consueto, in stampatello maiuscolo, di modo da agevolare la lettura in autonomia a tutti quei bambini di sei anni che si trovano alla ricerca di un primo libro da leggere senza troppi aiuti esterni.

 

5.Le più belle storie della Maestra Margherita

maestra margheritaRealizzato a partire dal prototipo letterario della “maestra dormigliona” (ideato da Nicoletta Costa nel lontano 1979), il personaggio di Maestra Margherita è un’altra amabile icona per l’infanzia che, grazie a tutti i suoi piccoli limiti e difetti, si presta agevolmente ad una simpatica inversione dei ruoli rispetto agli alunni.

Collocata in una sorta di universo didattico capovolto, in cui sono i bambini a prendersi cura dell’educatrice, Maestra Margherita deve il suo ampio successo alla capacità di far leva in modo ludico su quelle pulsioni infantili che vorrebbero assistere ad un trionfo dei bambini sul regno degli adulti e, al tempo stesso, alla capacità di solleticare il senso di ironia delle maestre stesse, anch’esse spesso confusionarie e disordinate.

Le più belle storie della Maestra Margherita raccoglie sei vicende in cui vengono messi in risalto tutti quei tratti comportamentali dell’insegnante che rimandano all’infanzia, mostrandone apertamente il lato svagato, pigro, sognante e disordinato, con l’intento di acquisire fin dalle prime battute la benemerenza dei giovani lettori.

Interamente permeata da un’atmosfera ludica, quasi carnevalesca, e spensierata, l’opera risulta fruibile a partire dai tre anni; età critica in cui il bambino entra in contatto con l’autorità scolastica, cercandone a livello inconscio quelle piccole falle che possano far sentire all’alunno la maestra più “umana e prossima alla sua natura di bimbo.

 

6.Le più belle storie dell’Albero Giovanni

albero giovanniConcludo questa breve rassegna sui personaggi iconici e seriali ideati da Nicoletta Costa, con Le più belle storie dell’Albero Giovanni, antologia che riassume alla perfezione le peculiarità e i tratti di quella che è forse la creatura letteraria meno nota di Nicoletta, ma sicuramente una delle più riuscite.

Metafora della ciclicità della vita e della transitorietà degli attributi estetici, Giovanni è infatti un albero che supera il piccolo “trauma” legato allo scorrere delle stagioni (e dunque alla perdita delle sue amate foglie), reinventadosi e aprendosi al mondo esterno con uno spirito meno solipsistico e molto più votato all’interazione sociale.

Le più belle storie dell’Albero Giovanni presenta il personaggio cercando di cogliere le sue varie sfaccettature e inserendolo in contesti narrativi avulsi tra loro e non vincolati ad un unico filo temporale.

Le vicende inserite nella breve antologia sono infatti collegate solo dal fatto di avere Albero Giovanni come protagonista e non da un ordine cronologico o didattico predefinito perché qui, l’intento è appunto quello di offrire una panoramica a 360 gradi sul personaggio e sulle sue peculiarità emotive e caratteriali.

 

7.L’omino della pioggia

omino della pioggiaCome premesso, Nicoletta Costa non è solo una sapiente autrice in grado di adattare il suo linguaggio estetico ai meravigliosi parti della sua mente, ma anche un’illustrarice abilissima nel dar forma ad altrui intuizioni, perfettamente a suo agio con il “mostro sacro” Gianni Rodari e con un universo didattico ormai divenuto archetipico, almeno quanto quello di Collodi o di altri geni della nostra storia recente.

L’omino della pioggia rappresenta il mirabile esempio di quanto Nicoletta Costa sia riuscita a cogliere l’essenza della celebre fiaba di Rodari e a trasporla su un piano grafico del tutto nuovo, in cui l’illustrazione affianca la narrazione senza mai volerla spodestare dal suo ruolo centrale.

Brevissima fiaba rivolta ad un pubblico di bambini piuttosto piccoli (ma, come sempre, adatta anche per una lettura in solitaria), L’omino della pioggia è infatti una piccola poesia in cui parole e immagini trasportano i più piccoli alla scoperta dei basilari segreti della natura, senza mai annoiarli con nozioni astratte o spiegazioni complesse.

Libro dedicato a coloro che amano tanto Nicoletta Costa, quanto Gianni Rodari, la brevissima opera risulta ideale come punto di partenza per iniziare a scoprire i due autori prima di poter passare a storie e vicende più complesse.

 

Termino qui la mia carrellata sulle opere di Nicoletta Costa nella speranza di avervi fornito un’idea chiara e coerente riguardo alla produzione della superba autrice e illustratrice italiana.

I testi da me raccolti non coprono che un’infinitesima percentuale di una produzione tanto vasta, quanto variegata, ma rappresentano, a mio avviso, validi esempi relativi ai differenti filoni narrativi e alle diverse icone create da Nicoletta Costa nel corso degli anni.

Per saperne di più, scopri il mio libro “Educare con le parole”