Papà! Storia di mostri e prospettive opposte

Papà!

Last Updated on 30 Maggio 2018 by Maestra Sara

Opera piuttosto originale del bizzarro scrittore francese Philippe Correntin, Papà! è un piccolo capolavoro di immaginazione che riprende la classica tematica legata alla paura del diverso, capovolgendola, trasfigurandola e dando vita ad un minuscolo universo surreale.

Se la lista di opere che affrontano l’immancabile terrore infantile verso tutto ciò che è diverso, mostruoso, ignoto o bizzarro potrebbe estendersi fino ai confini dell’universo, Papà! occupa un posto privilegiato nella letteratura di settore, in virtù di una capacità, non comune, di rendere ridicolo e benevolo ciò che ci appare spaventoso solo in virtù della nostra mancanza di conoscenza.

Papà libroTutti i bambini piuttosto piccoli sono infatti portati ad ancorarsi al loro universo semantico in modo talmente arduo da ritenere che qualunque elemento estraneo porti in dote una necessaria componente di minaccia e a pensare, quindi, che il “diverso” sia necessariamente cattivo.

Fin dai primissimi giorni di vita, in cui il neonato tende a piangere di fronte ad un volto poco noto, fino ad arrivare agli anni della scuola d’infanzia, quando il piccolo tende ad organizzarsi una nuova “società privata” di tipo chiuso, i bambini sono infatti portati a crearsi un’idea molto salda della normalità e a rifuggire tutto ciò che non rientra nei canoni che la definiscono.

Mentre tutti noi adulti, cioè, sappiamo perfettamente che il mondo è un luogo piuttosto variegato e che l’imprinting ricevuto tra le mura domestiche rappresenta una sorta di “traccia guida” e non un filtro da applicare alla realtà circostante, i bambini non hanno, per loro natura, confidenza con differenze geografiche, peculiarità culturali o varianti fisiche accentuate: il che li porta a supporre che il diverso rappresenti una sorta di nota disarmonica che rompe gli equilibri della loro melodia preferita.

Anche se è sostanzialmente l’esperienza ad insegnarci che non tutti gli sconosciuti sono necessariamente cattivi e che i “diversi”, una volta visti da vicino, non sono poi così diversi, alcune semplici letture possono aiutare i più piccoli a ridere di tutte quelle paure che assumono sembianze ancor più spaventose al momento di coricarsi.

Papà! non è una semplice storia sulla natura del buio e nemmeno una storia di paura per bambini, ma un divertente carnevale illustrato che porta i più piccoli a confrontarsi con la loro paura dell’ignoto e a ridere di gusto, di fronte a tutti quei condizionamenti che ci portano a confondere la nostra visione del mondo con la realtà di fatto.

 

Papà! trama e struttura del libro

Papà! si apre con un bambino di età indefinita intento a leggere un libro nel suo letto, rischiarato dalla luce dell’abat-jour che fa bella mostra di sé sul comodino.

Nonostante la presenza della luce rimasta accesa (è proprio questo dettaglio a differenziare Papà! dalle classiche storie sulla paura del buio), ad un certo punto il bimbo crolla di fronte all’incedere del sonno e, proprio quando sembra destinato ad una nottata serena, percepisce una presenza aliena all’interno del suo letto matrimoniale.

Libro Papà!

Girando il capo scorge, comodamente adagiato sotto le coperte, un cucciolo di drago, anch’egli terrorizzato di fronte all’incontro imprevisto.

Papà! libro per bambini

Entrambi sconvolti e terrorizzati, i due decidono di urlare “Papà!” in modo simultaneo, nella speranza che il loro genitore giunga a tranquillizzarli e ricondurre l’esperienza alla sfera dei brutti sogni.

Papà! libro per bambini piccoli

Proprio quando il lettore si aspetta l’avvento in cameretta del papà del bimbo, giunge nella stanza una sorta di drago in camicia da notte, provvisto di corno sul naso, che porta il suo piccolo con sé, lasciando il bambino umano piuttosto perplesso.

Dopo aver condotto il piccolo drago nella stanza adiacente, dove si sta svolgendo una mostruosa festa, e averlo rassicurato sul fatto che la visione fosse causata da un brutto sogno dovuto ad un eccesso di torta di millepiedi, mamma-drago riporta il piccolo nel suo letto, confidando in un rapido addormentamento.

Libro Papà!

Entro breve, tuttavia, la medesima scena si ripete e il piccolo drago si ritrova ancora accanto il bambino, lasciando tuttavia che sia solo il “cucciolo di umano” a gridare “papà!” in preda al terrore, probabilmente grazie alla rassicurazioni genitoriali ricevute poco prima.

Come in una sorta di specchio, questa volta giunge nella stanza il papà del bambino e ripete i medesimi rituali che avevano poc’anzi tranquillizzato il draghetto, portando il piccolo nella stanza adiacente e chiamando in causa brutti sogni e indigestioni di torte di mele.

Quando la mamma riporta il bambino a letto, tuttavia, il piccolo drago comprende alla perfezione la situazione e decide di nascondersi dietro la porta, salvo poi tornare nel letto una volta che il bimbo si è effettivamente addormentato.

La vicenda si conclude con i due protagonisti teneramente assopiti ed intenti ad abbracciare il medesimo orsacchiotto.

 

Lettura e significati di Papà!

Come ampiamente premesso, Papà! è essenzialmente una simpatica storia sulla paura dell’ignoto, che usa l’artificio dello specchio per far comprendere al bambino come tutto ciò che ci terrorizza possa essere a nostra volta terrorizzato da noi.

Papà! invita infatti il lettore a chiedersi, prima di fuggire davanti a qualcosa che non conosce, se l’oggetto della paure possa davvero risultare minaccioso o se, magari, non è esso stesso a sua volta oggetto di sgomento di fronte alla nostra presenza.

Per giungere a questa conclusione, l’opera Correntin studia a fondo la psiche infantile e decide di ambientare la vicenda nel luogo-simbolo delle paure dei bambini, rinunciando ad una variante troppo didascalica, ma focalizzandosi su una camera da letto che rispecchia alla perfezione l’inconscio dei più piccoli.

Papà! il libro

Sempre come premesso via parentesi, la presenza di una luce accesa per tutto il corso della narrazione è un chiaro segnale che l’autore vuole mandare per chiarire che il suo obiettivo non è quello di tranquillizzare i giovani lettori di fronte al terrore del buio, ma di portarli a misurarsi con il loro inconscio e con quella gerarchia assoluta destinata a stravolgersi sul finale.

Non a caso, è il piccolo di drago a comprendere, prima del suo corrispettivo umano, come, in fondo, non ci sia nulla di cui aver paura e come i due protagonisti risultino animati da medesime finalità (dormire sereni) e da medesime paure.

L’artificio del piccolo mostro che si nasconde dietro la porta per poi infilarsi di soppiatto nel letto è qui una sapiente metafora di una serie di pulsioni inconsce con le quali possiamo convivere, qualora lasciamo loro a il giusto spazio per esprimersi, senza che cerchiamo necessariamente di demolirle.

A fianco di una serie di tematiche piuttosto palesi, il titolo dell’opera, Papà!, è anch’esso tutt’altro che casuale e vuole chiarire immediatamente che la storia è rivolta a tutti quei bambini che, per ragioni, anagrafiche, vedono ancora il loro genitore come una sorta di eroe in grado di sconfiggere mostri e lenire paure.

Davvero divertente e a pieno titolo annoverabile tra i classici di settore, Papà! è una lettura scorrevole ed agevole che si presta perfettamente alle esigenze conoscitive dei bambini dai tre anni in su e che agisce a livello emotivo su quella parte di noi che vorrebbe vedere il mondo alla stregua di un’espressione della nostra rassicurante volontà.

5%
Papà Bababum
  • Corentin, Philippe (Author)

Lascia un commento