Last Updated on 14 Ottobre 2019 by Maestra Sara
Libro davvero intelligente e originale, Quelli di sopra e quelli di sotto è un piccolo compendio sulle differenze antropologiche e geografiche che dividono gli abitanti del pianeta Terra, finalizzato a far comprendere al piccolo lettore quanto quelle stesse differenze risultino, in realtà, piccole e insignificanti.
Palese metafora dell’Equatore, la linea che divide le tavole del libro in due distinte porzioni simmetriche, abitate rispettivamente da “quelli di sopra” e da “quelli di sotto”, diventa, nel corso della narrazione lo specchio stesso di un Mondo diviso da ritmi e abitudini, ma unito nella sua componente squisitamente umana.
Prima di leggere il libro ai vostri figli, provate a spiegare loro che, in questo preciso momento, esiste una metà del mondo in cui il flusso delle stagioni è speculare al nostro e in cui, di conseguenza, esistono usi e costumi assolutamente non sovrapponibili ai nostri, proprio per via di quel moto terrestre che separa l’umanità in due “tronconi” simmetrici.
Provate ora a spiegare che, nell’emisfero sud del mondo il Natale si celebra in pantaloncini e maglietta, mentre a metà agosto il vento soffia forte e valutate le reazioni dei vostri bambini di fronte ad una realtà che apparirà ai loro occhi tanto assurda, da assomigliare all’incipit di una fiaba.
Una volta accettato il naturale stato delle cose, i bambini tenderanno, per loro stessa natura, a ritenere che ci sia qualcosa di “strano” o di “sbagliato” in quella misteriosa parte del mondo che risulta capovolta, fino quasi a porre i suoi abitanti su un livello inferiore rispetto a quello in cui colloca sé stesso e i suoi simili.
Se pensiamo a tutti i luoghi comuni sui Francesi, iTedeschi, i Polacchi o i Messicani dei quali siamo, purtroppo, infarciti, scopriremo immediatamente come tutto ciò che la nostra mente considera “diverso” fa spesso rima con “inferiore”.
Non riteniamo forse noi, in cuor nostro, strani tutti quei popoli che mangiano cavallette, che non usano il bidet o che festeggiano il Natale con il terribile Christmas Pudding, anziché assaporare le gioie di un nobile panettone?
Libri come Quelli di sopra e quelli di sotto aiutano, da un lato, a far comprendere al bambino come non ci sia nulla di strano nel avere abitudini tradizioni differenti e, dall’altro, a fargli capire come basti cambiare prospettiva per trasformare noi nei “diversi”.
Noi che ridiamo di Krauti (con la K, volutamente) e di bidet mancati, non siamo infatti i primi a soffrire quando all’estero veniamo associati ad un popolo di mafiosi, dediti ad un consumo di pizza smodato e a sdolcinate serenate al sapor di mandolino?
Ridere delle diversità geografiche e antropologiche altrui non significa solo macchiarsi di un’idiotissima forma di discriminazione, ma esporsi ad identiche discriminazioni, finalizzate a deridere e umiliare tutto quanto ci è caro.
Quelli di sopra e quelli di sotto, storia di un mondo a due facce
Quelli di sopra e quelli di sotto è un bellissimo albo illustrato, realizzato da Paloma Valdivia che consta di una serie di tavole, finemente disegnate, suddivise in due porzioni speculari dalla presenza di una linea orizzontale che taglia il libro a metà.
Fin dalle prime righe, il testo pone chiaramente la dicotomia tra “quelli di sopra” e “quelli di sotto”, abitanti dello stesso mondo (e dello stesso albo), suddivisi proprio dalla linea di demarcazione e dal fatto di dimorare al di sopra o al di sotto della suddetta.
Subito, il testo si addentra nel cuore del messaggio che vuole lanciare, spiegando al bambino che “quelli di sopra” vivono esattamente come “quelli di sotto”, però al contrario.
Proprio questa specularità, porta gli abitanti delle due porzioni di mondo a ritenersi vicendevolmente “diversi”, nonostante quelli di sopra e quelli di sotto siano uguali, fatta eccezione per minime differenze.
Le suddette differenze consistono proprio nel fatto che le stagioni si alternano in modo speculare, portando i due “mondi” a compiere le medesime azioni in periodi diversi dell’anno.
Nonostante i due gruppi si trovino separati da una distanza geografica apparentemente incolmabile, Valdivia Paloma ci tiene a puntualizzare che tutti loro, a prescindere dalla loro collocazione nell’emisfero, hanno sognato di volare, andando così a sottolineare, con una brillante metafora, la presenza di un filo invisibile che congiunge l’intera umanità.
Il libro si conclude con un invito al lettore, affinché capovolga la sua prospettiva e provi a guardare le due porzioni di testo sottosopra, di modo da veder scomparire l’apparente diversità.
Ottimo testo, attualmente in attesa di ristampa, Quelli di sopra e quelli di sotto rappresenta un valido punto d’accesso per iniziare a parlare ai bambini di tutte quelle differenze antropologiche e culturali che scandiranno il corso della loro vita e che si troveranno ad essere fonte di infiniti dubbi e perplessità.
Molto agevole e scorrevole, la storia si legge davvero in un attimo e risulta adatta anche a tutti quei bambini, piuttosto piccoli, che non immaginano ancora quanto il mondo possa apparire strano, se lo si osserva sottosopra.