Last Updated on 16 Luglio 2018 by Maestra Sara
Opera piuttosto unica nella vasta produzione di Mario Ramos, Romeo & Giulietta è la splendida storia d’amore tra un elefante e una topolina che, esattamente come i loro celebri omonimi shakespeariani, vincono le resistenze dei loro rispettivi universi di riferimento e trasformano il tempo passato insieme in un’occasione di riscatto sociale.
Creata da uno dei più grandi autori umoristici per l’infanzia di sempre, Romeo & Giulietta è una storia atipica, in cui la componente ironica e satirica è sempre presente, ma molto soffusa e relegata ad un ruolo subalterno rispetto al tono della narrazione; un tono, mai come qui, poetico e morale.
Se generalmente le opere di Ramos si addicono a bambini piuttosto grandicelli (dai 4 anni in su), per via della loro capacità di solleticare meccanismi razionali e di innescare riflessioni, in Romeo & Giulietta è l’emozione a farla da padrona indiscussa e a lasciare che il piccolo lettore si innamori a sua volta di quei due bizzarri personaggi, tanto diversi da non potersi respingere.
Logicamente, con la quasi omonima tragedia di Shakespeare, l’opera di Ramos non condivide il finale drammatico e le tinte disperate e qui, il richiamo all’illustre precedente, è funzionale alla mera messa in atto dell’archetipo legato all’amore impossibile e alla capacità di evadere dalle restrizioni imposte dal proprio ambiente sociale di riferimento.
Proprio la rappresentazione di una dimensione sentimentale pura porta i bambini a confrontarsi con l’eterna dicotomia tra interno ed esterno e li invita ad agire in base alle proverbiali “ragioni del cuore”, a scapito dell’opinione altrui e di quello che gli altri si aspettano da noi.
Romeo & Giulietta è un invito alla tolleranza e alla capacità di lasciarsi guidare dal nostro senso del giusto, cercando di guardare al di là dell’emarginazione e di quella discriminazione sociale che si riflette quasi sempre sul senso di autostima individuale.
Romeo & Giulietta, una storia d’amore
Romeo & Giulietta di Mario Ramos è la storia di un gigantesco elefante che, per sua sfortuna, si trova afflitto da un timidezza quasi patologica che lo porta ad arrossire per un nonnulla e ad assumere un colorito rosso, decisamente poco in linea con la sua natura.
A causa della sua tinta acquisita, Romeo si trova vittima di complessi psicologici, legati al fatto che tutti gli altri animali della savana hanno un ben preciso colore di riferimento, mentre lui cambia tinta in base allo stato emotivo e non possiede dunque un’identità netta.
Come se non bastassero i complessi di varia natura, Romeo è costantemente oggetto di derisione da parte di tutte le altre creature della savana, persino le più piccole, e viene apostrofato con un sostantivo, “Pomodoro”, che accresce il suo senso di sconforto.
Stufo delle derisioni, Romeo decide di “uscire” solo la notte, quando l’oscurità lo fa apparire nero e le sue reali sembianze si trovano confuse con l’ambiente circostante.
Proprio nel corso di una passeggiata notturna, Romeo si imbatte in Giulietta, piccola topolina che inizialmente si rivolge a lui spavaldamente, con l’intento di non venire calpestata dalla sua enorme mole al buio, e che, in seguito si manifesta quando la luna rischiara la scena.
Proprio la luce lunare favorisce l’incontro tra i due protagonisti e la constatazione che Giulietta, a differenza del resto del mondo, trova la tinta di Romeo piacevole e assolutamente non imbarazzante.
Romeo e Giulietta iniziano allora legare e l’elefante si sente liberato da tutti quei complessi che gli avevano metaforicamente appesantito l’esistenza, più di quanto non facesse la sua stazza.
Dopo essere andati a vedere insieme l’oceano, su richiesta di Giulietta, e aver constatato che anche il cielo diventa rosso nel suo momento di maggior splendore, Romeo decide di presentare la sua nuova “compagna” agli altri elefanti.
Accolto dai soliti insulti e dalla solita derisione di natura cromatica, Romeo trova infine la sua rivalsa quando gli altri elefanti scorgono Giuletta e diventano, come in un contrappasso dantesco, verdi per la paura, tanto verdi da assomigliare ad un mazzo di porri.
Il finale di Romeo & Giulietta rinconcilia gli opposti, con il nucleo sociale che smette di emarginare l’elefante rosso e con Romeo che supera i suoi complessi, dato che grazie al suo colore è riuscito ad attrarre Giulietta e che l’opinione del resto del mondo importa ora gran poco.
Romeo & Giulietta, un piccolo capolavoro
Pochi libri come Romeo & Giulietta riescono a fondere e ad amalgamare una pluralità di tematiche comuni alla letteratura d’infanzia con tanto garbo e dar vita ad opere armoniche e mai scontate.
Accarezzando il tema dell’auto-acettazione, lambendo la diversità come valore, per poi esplicitare la natura del vero amore, Romeo & Giulietta è un inno alla vita in tutto il suo vigore e un monito per coloro che si lasciano avvelenare l’esistenza da supposti difetti fisici e dal giudizio degli altri.
L’opera di Ramos riesce a lanciare il suo sguardo in direzione della natura intima del bambino e lo invita a gioire delle sue caratteristiche fisiche e morali, con la sicurezza che deriva dal fatto che, al mondo, esiste sempre qualcuno in grado di percepire valore laddove l’opinione dei mediocri vede solo disvalore.
Facilmente fruibile anche da lettori piuttosto piccoli, Romeo & Giulietta trova il suo massimo potenziale in quella platea di bambini per i quali i gruppetti sociali e le dinamiche inclusione-esclusione rappresentano già una realtà di fatto.
Magari da abbinare alla lettura di altre opere di Mario Ramos, Romeo & Giulietta è sicuramente una delle vette più alte mai raggiunte dalla narrativa per l’infanzia; vette talmente alte da poter istituire un piccolo paragone con Shakespeare senza che nessuno se ne risenta troppo.