Last Updated on 23 Maggio 2022 by Maestra Sara
Piccolo poema lirico illustrato, Sulla collina è una breve storia che narra la rottura e la ricomposizione di un rapporto di amicizia e che introduce ai piccoli lettori una tematica destinata a regnare sovrana sulle loro prime relazioni sociali.
Se tutti noi, chi più chi meno, possiamo candidamente confessare di essere gelosi delle attenzioni del nostro (o nostra partner) e persino dell’ammirazione dei nostri figli, i bambini sono gelosi a prescindere, perché tendono a concepire le relazioni in modo accentrativo ed egocentrico, quasi come se l’affetto altrui fosse una sorta di bene prezioso da custodire prima che si esaurisca.
Il superamento del (presunto) complesso di Edipo o di Elettra e di una fase della vita in cui il bambino cerca fisicamente di scacciare chiunque minacci l’esclusività delle cure materne, non viene infatti immediatamente a coincidere con una nuova fase di apertura verso il mondo, ma comporta spesso una semplice ripetizione dello stesso schema in direzione di altri oggetti.
In sostanza, se un bambino molto piccolo vuole la mamma (o il papà) solo ed esclusivamente per sé e non tollera intrusioni o condivisioni affettive, non appena avrà superato questa prima fase, il piccolo tenderà a manifestare identiche attenzioni e gelosie (meno accentuate, ma pur sempre presenti) nei confronti dell’amichetto del cuore o del minuscolo manipolo di compagni che si è creato.
Tutti i bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni (spesso anche oltre) tendono infatti ad avere un amico del cuore col quale instaurano un rapporto esclusivo e verso il quale cominciano a provare un autentico sentimento di gelosia, tale da sfociare spesso in una netta ostilità verso ogni cosa che possa minacciare l’esclusività del rapporto.
Questa serie di emozioni e comportamenti trova la sua base psico-emotiva nel fatto che i bambini, benché cresciuti e divenuti autonomi, sono sempre pervasi da una sorta di insicurezza interiore che li porta a temere di poter perdere per sempre l’affetto del migliore amico e di poter venire un giorno preferiti ad una terza persona, esattamente come l’edipico bimbo teme che la mamma non possa dividere il suo amore tra lui e il papà.
Come tutte le stagioni della vita, questa è ovviamente solo una fase di transizione, destinata concludersi con una reale apertura al mondo e con gruppi di allegri bambini che si radunano in branco, come lupetti, senza per questo perdere le loro preferenze e i loro rapporti privilegiati.
Per quanto transitoria, questa fase può comunque essere molto dolorosa e difficile, se non si riesce ad affrontarla con le dovute cautele e se non si riesce a mettere i bambini di fronte allo specchio delle loro gelosie, con l’intento di mostrarne l’infondatezza.
Sulla collina è esattamente questo, un meraviglioso specchio delle gelosie infantili, in cui i bambini trovano i loro timori, per poi uscirne rafforzati e con una maggior confidenza in se stessi e negli altri.
Sulla collina, la trama e la struttura di questa breve opera
Ideata da Linda Sarah e illustrata dal “nostro amico” Benjii Davies (per il quale provo una spiccata preferenza, in caso non si fosse compreso), Sulla collina è la storia dell’amicizia esclusiva tra Uto e Leo, compagni di infiniti giochi e di memorabili avventure.
Tutti i pomeriggi Uto e Leo si ritrovano infatti sulla collina, simbolo del loro spazio privato ed esclusivo, in compagnia di due scatole di cartone che fungono da tramite per la loro immaginazione e che vengono costantemente trasformate nel mezzo utile a rendere avventurose lo loro giornate.
Un giorno le scatole si trasformano per magia in nascondigli, un altro diventano galeoni pirati e così, via, in un eterno fluire del tempo fuori dal tempo che non conosce deviazioni o imprevisti.
L’armonia tra i due è destinata tuttavia ad interrompersi quando un terzo elemento si introduce nella coppia (state pensando anche voi alle Affinità Elettive di Goethe?), il giorno in cui il piccolo Samu trova il coraggio di avventurarsi sulla collina e di chiedere a Uto e Leo di poter giocare con loro.
Samu aveva infatti osservato a lungo i due amici, ma trovandosi sprovvisto della metaforica scatola di cartone non aveva osato chiedere a Uto e Leo di accettare la sua compagnia, fino al giorno in cui il nuovo arrivato riesce a procurarsi il fatidico scatolone e a vincere le sue remore.
Inizialmente, il nuovo sodalizio sembra funzionare alla perfezione, ma entro breve Uto cade vittima del demone della gelosia, comincia a sentirsi strano e fuori luogo, fino a quando decide di risolvere in modo negativo al sua ambiguità e distrugge la sua scatola di cartone, ritirandosi in casa e decidendo di non salire più sulla collina.
Proprio quando lo scenario pareva votarsi in direzione della dissoluzione della coppia originaria e della sua sostituzione con una nuova, Uto sente bussare alla porta e riceve la visita di Samu e Leo, venuti a donargli una nuova scatola, frutto dell’unione di più scatoloni e, proprio per questo, infinitamente più divertente.
Uto decide così di deporre la sua gelosia e di tornare a giocare sulla collina con i suoi nuovi amici e con quell’incredibile scatolone che può dare vita ad avventure ancora più divertenti e meravigliose.
Perché bisognerebbe leggere “Sulla collina” ai bambini?
Come ampiamente premesso in toni celebrativi, Sulla collina è una splendida storia, ricca di lirismo ed emotività che chiarisce in modo semplice ai bambini la natura dei loro sentimenti.
L’idea di rappresentare lo spazio emotivo dei piccoli attraverso la metafora rappresentata dagli scatoloni di cartone è semplicemente geniale e facilmente accessibile ai giovani lettori dai 4 anni e mezzo in su, in virtù della sua capacità di parlare ai bambini rappresentando quello che sta loro a cuore davvero.
Inno alla condivisione e alla perdita dell’io nell’altro, senza che l’individualità ne venga mai offuscata o sconvolta, Sulla collina è forse il miglior testo per aiutare i bambini a comprendere gli schemi universali che regolano l’incedere di una difficile fase di transizione.
Dedicato a tutti quei bambini che manifestano in modo troppo evidente la loro gelosia verso l’amichetto del cuore, Sulla collina è uno di quei libri in cui continuiamo a ritrovarci e riconoscerci anche quando siamo cresciuti, ogni volta in cui ci lasciamo sorprendere dalla nostra gelosia in un lungo balletto edipico che pare togliere il respiro.