Confesso di aver letto Il Grotlyn in Inglese perché non riuscivo ad aspettare la (tardiva) traduzione in Italiano e confesso apertamente che la versione originale mi ha entusiasmato più dell’edizione nostrana.
Opera freschissima di stampa, C’è un tricheco nel mio letto! di Ciara Flood è senza dubbio una delle novità più interessanti dell’anno letterario in corso e uno dei pochi libri in grado di proporre una valida satira incentrata su quelle dinamiche familiari che si snodano tra fantasia, supposte bugie e sottointesi.
In caso vi fossero dei dubbi in merito alle infinite qualità narrative e pittoriche di Britta Teckentrup, Il Grande Muro Rosso è destinato ad abbatterli con la stessa veemenza con cui il protagonista della sua nuova opera abbatte la costruzione che dà il titolo al libro.
Opera recentissima, quasi fresca di stampa, Gabbiano più gabbiano meno è un libro davvero originalissimo, ricco di significati e chiavi di lettura variabili, al punto di risultare quasi spiazzante la prima volta che lo si legge.
Probabilmente la miglior novità degli ultimi mesi, Piccola volpe nel bosco magico è un silent book dal sapore fatato che introduce i piccoli lettori in un viaggio magico, destinato a concludersi con la scoperta di una generosità e di un’empatia, anch’esse fiabesche.
Sabato scorso, spinta dalla curiosità e dal proselitismo della critica di settore, ho finalmente acquistato Cappuccetto Rosso di Bethan Woolvin, opera che mira esplicitamente alla rilettura della fiaba classica in chiave neo-femminista.
Che cosa fanno le mamme quando i bambini sono alla scuola materna? è uno di quei libri, dal marcato intento pedagogico e didattico, che riescono nel meraviglioso intento di semplificare davvero la vita a genitori e bambini e a rendere più agevole un’età di transizione, spesso critica e densa di insidie.
Celebre fatica letteraria del sempreverde Eric Carle, Papà, mi prendi la luna per favore? è un testo artisticamente ineccepibile, dai toni quasi surrealisti e dall’interpretazione non così immediata.
Ultima fatica della saga dedicata da Petr Horaceck al piccolo roditore con guanti e calzini, Il topino che non aveva paura rappresenta sicuramente una delle novità più originali e azzeccate dell’intera stagione letteraria.
Appena acquistato sull’onda delle curiosità (seppur con qualche perplessità), L’albero dei ricordi è rapidamente diventata una lettura dalla quale non riuscirò a prescindere facilmente e sicuramente la più bella sorpresa letteraria di questa stagione.