Teresa Capezzuto: “Natale e poi”; “Ditta Scartonzolo Riciclone & Fortunato”

Last Updated on 3 Maggio 2023 by Maestra Sara

Autrice prolifica e talentuosa, Teresa Capezzuto ha recentemente dato alle stampe due nuovi testi, “Natale e poi” e “Ditta Scartonzolo & Fortunato”, solo apparentemente collocati in un universo semantico distante e distinto, l’una dall’altra.

I due ottimi libri dell’autrice bergamasca narrano infatti, al di là delle differenze legate a forma e contenuto, un’identica storia, incentrata sull’eterna questione relativa al rapporto tra Uomo e Natura.

Differendo nei contesti e nella forma linguistica adottata, tanto “Natale e poi”, quanto “Ditta Scartonzolo & Fortunato” portano i piccoli lettori a contatto con tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente, mai così attuali.

Prendendo spunto da espedienti letterari diversificati, Teresa Capezzuto pone ai più piccoli (e non solo) una sequenza di interrogativi relativi alla nostra responsabilità individuale nei confronti di quel medesimo ambiente che rischia di scomparire sotto i nostri occhi, in caso dovessimo continuare ad ignorare i segnali lanciati dalla Natura.

Già, perché, oltre a manifestare dissenso (spesso in modo scomposto e controproducente) nei confronti della politica e delle istituzioni, per la gestione della crisi climatica in atto, è opportuno spiegare ai bambini come la salvaguardia dell’ambiente dipenda anche (e soprattutto) da noi, dai nostri piccoli gesti quotidiani e dalla capacità di evitare sprechi inutili.

Sono i nostri comportamenti e le nostre responsabilità individuali i primi elementi in grado di invertire una rotta ormai avviata lungo un funesto crinale.

Entrambe le opere portano proprio il piccolo lettore al centro di un mondo la cui salvaguardia dei fenomeni naturali dipende proprio dalle scelte che compiamo in ogni singolo istante delle nostre giornate.

 

Natale e poi

 

Breve storia scritta in un linguaggio piuttosto accattivante, Natale e poi prende il via da un’ipotetica astronave, all’interno della quale alcuni simpatici alieni entrano in contatto con un messaggio di auguri stellare che li porta ad interrogarsi sulla natura del Natale.

Terminato il preambolo, la narrazione si sposta rapidamente in direzione del consueto Polo Nord, dove Babbo Natale e i suoi aiutanti devono fare i contri, oltre che con le abituali consegne, con uno scenario minaccioso, in cui i ghiacciai collassano e la neve si scioglie, per via del cambiamento climatico in atto.

Lungo l’intreccio narrativo, Babbo Natale e aiutanti saranno chiamati a porre rimedio all’incuria dell’uomo che, inquinando, non si rende conto di avvelenare se stesso e di mettere a repentaglio tutto ciò che ama, Natale ovviamente incluso.

Alle prese con il livello dell’acqua che sale vertiginosamente e con il ghiaccio che non pare intenzionato a sciogliersi, la simpatica combriccola cercherà l’aiuto magico dei venti e di misteriose creature pur di salvare ciò che l’uomo sta distruggendo.

Nonostante l’enorme carico di divertimento e l’immancabile “happy ending”, la breve storia resta da monito per tutti coloro che reputano il nostro Pianeta eterno e che vogliono comprendere gli effetti della crisi climatica da una prospettiva fantasiosa, in merito ai contenuti, ma reale, nei suoi nefasti effetti.

 

Ditta Scartonzolo Riciclone & Fortunato

 

Ditta Scartonzolo Riciclone & Fortunato narra la simpatica storia di un gigante, interamente composto da rifiuti, di nome Scartonzolo, e della singolare amicizia con un ragazzino, Fortunato, destinata a sfociare in una proficua collaborazione lavorativa, all’insegna della salvaguardia dell’ambiente.

Scritta con un linguaggio divertente e ricco di onomatopeiche, la storia pone l’accento sulla necessità del riciclo e di dare nuova vita a tutti quegli oggetti che, troppo spesso, gettiamo via nel modo errato, senza preoccuparci del fatto che tutto (o quasi) potrebbe essere destinato ad una seconda vita, in caso di maggior cura.

Ricco di giochi ed enigmi, collocati nella sezione finale del testo, Ditta Scartonzolo & Fortunato è un testo molto accorto, in grado di far leva su una semplice avventura per sensibilizzare i bambini di fronte ad un’emergenza ambientale che li coinvolge fin dalla nascita e alla quale possono trovare rimedio tramite una precoce consapevolezza.

 

Entrambi rivolti ad un pubblico di età superiore ai cinque o sei anni, i due nuovi libri di Teresa Capezzuto sono vivamente consigliati a tutti quei genitori ed educatori che si trovano in cerca di modo divertente ed appassionante per portare i più piccoli a contatto con una problematica che, mai come ora, sta diventando lo spartiacque assoluto per le future generazioni.

 

 

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